(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] che rimanda ad altro, designa altre cose e varia al variare dei suoi interpreti. Va dunque legittimamente considerato come un linguaggio: una comunicazione attraverso segni che determinano un comportamento. Se riconosciamo la natura linguistica ...
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SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] borghese, ma traggono la loro forza dalla novità del linguaggio, quotidiano e incisivo e nello stesso tempo dominato da dell'aquila), girato nel 1982 dopo il ritorno in patria e interpretato da M. von Sydow.
Piuttosto che alle commedie (in cui ...
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VENETO
Dario Croce
Bianca Maria Scarfì
Francesco Monicelli
Mario Dal Mas
(v. venezie, tre, XXXV, p. 78; App. II, II, p. 1096; III, II, p. 1077; veneto, App. III, II, p. 1076; IV, III, p. 805)
Nel [...] rilevazioni anagrafiche (1993).
Questo fenomeno non deve essere interpretato come sinonimo di stabilità o di stazionarietà, in cultura del restauro, ma attuata con piena autonomia di linguaggio critico, pregno di motivata creatività. I più recenti ...
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L'assunzione di motivi etico-sociali e politici come mezzo interno di controllo al fare architettonico non consente di separare il discorso critico su quest'ultimo dall'individuazione delle componenti [...] della nuova architettura nei confronti della realtà; nello stesso tempo cercava di sostituire al linguaggio "funzionalista" nuovi vocabolarî e metodi sintattici basati sull'interpretazione delle forme di F.L. Wright, o, più genericamente, su di una ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] (Meghaduta, II, 2, in Bussagli 1972, p. 45).
Il linguaggio del corpo e le divinità a più braccia
L'accostamento fra la . Indubbiamente, però, si tratta del modo più originale d'interpretare la figura umana. Ben diverse sono le pitture rupestri dell' ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] capitelli a motivi vegetali, via via più riccamente interpretati.L'evoluzione della tipologia della sala capitolare si può in strutture di impianto e alzato diversi. "È il linguaggio contadino delle grange un'arte artigiana che risponde immediata a ...
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Arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Arte
sommario: 1. L'arte nel XX secolo. 2. I movimenti artistici. 3. I ‛beni culturali'. 4. Il rapporto con le ideologie politiche. 5. I movimenti americani. [...] intera; ed è la società stessa che lo determina interpretando esteticamente, e cioè in modo attivo o creativo, volta fissato, non può mutare, anche se mutino le maniere o il linguaggio con cui è espresso; paradossalmente può dirsi che non è l'opera ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] Sélestat, Bibl. Humaniste, 17, già 360/1153 bis, c. 36r) a interpretazioni grafiche di c. (Bischoff, 1971). Indizi del tutto simili si ricavano da codici o del committente - con un linguaggio formale ingenuo e irrazionale (Guiglia Guidobaldi ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] della vita, che sta nel paradiso di Dio" (Ap. 2, 7) viene interpretato nel senso che il paradiso è la Chiesa; l'albero della vita la c. lingue storico-naturali in particolare greca e latina, dal linguaggio gestuale del 'segnarsi' e 'segnare' della c. ...
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FEDERICO II, Imperatore
M. Di Berardo
F., della casata degli Hohenstaufen duchi di Svevia, nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi e morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino, nel territorio dell'od. comune di [...] su archi-diaframma.A questo aulico e caratterizzante e, nello stesso tempo, razionale linguaggio vennero informate anche residenze a carattere più privato se come domus si deve interpretare il castello di Belvedere a Marano di Napoli, per il quale la ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...