PERÚ
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Alfredo Romeo
Antonio Melis
Samuel Montealegre
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXVI, p. 873; App. I, p. 927; II, II, p. 525; III, II, p. 392; IV, II, p. 764)
Nel 1991 le stime anagrafiche [...] in lingua quechua del periodo coloniale, come chiave per interpretare la modernità. I capitoli del romanzo si alternano con della ii Biennale dell'Avana (1987), esprime con un linguaggio moderno reminiscenze di miti autoctoni: le sue figure si ...
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NUOVA ZELANDA
Adalberto Vallega
Francesca Socrate
Caterina Ricciardi
Stefania Parigi
(XXV, p. 67; App. I, p. 902; II, II, p. 427; III, II, p. 290; IV, II, p. 630)
Gli anni Settanta sono stati una [...] soprattutto nella misura del racconto e nell'uso di un linguaggio colloquiale, tipico del neozelandese medio; alle sue Collected stories una redenzione, e con Map of the human heart (1992), interpretato da J. Moreau e A. Parillaud, ambientato in un ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] termine con cui definirla, antisemitismo. Esso si affermò nel linguaggio comune nel 1879, quando il giornalista tedesco W. ruolo nella storia e nella politica europea. Fondamentale è l'interpretazione datane, nel 1951, da H. Arendt nel suo lavoro ...
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Imperialismo
WWolfgang J. Mommsen
di Wolfgang J. Mommsen
Imperialismo
sommario: 1. Definizione dell'imperialismo. a) L'evoluzione semantica del concetto di imperialismo . b) La formazione del concetto [...] imperialismo entrò per la prima volta nell'usuale linguaggio politico inglese, nel quale fu per il gli studi più recenti parlano, con una brusca inversione rispetto alla vecchia interpretazione di Myths of the ‛Little England' era (v. Galbraith, ...
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GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] s'era verificato quel fenomeno, che nel linguaggio specifico si chiama simonia, e in quello era nel 1073, nel primo anno di pontificato di G. VII, ma l'interpretazione che si è solitamente data al passo della lettera del papa (Registrum, I, ...
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CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] registrò ben presto che l'opinione pubblica delle corti europee aveva interpretato la "Pace" come un segno di debolezza della Chiesa di animano la vicenda e contribuiscono al rinnovamento del linguaggio teatrale anche in virtù d'una briosa parlata ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] filone, ispirato alla teoria della scelta razionale, che interpreta la guerra come il frutto di un deliberato calcolo costi a suo giudizio deriva dalla comunanza di ragione e di linguaggio (societas rationis et sermonis) che lega i belligeranti ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] primo, il termine debole il secondo, sia nel linguaggio colto sia nel linguaggio corrente. Il che ha per conseguenza che la nozione si comincia a rendere conto che non si tratta più di interpretare la guerra ma di cambiarla, o in altre parole non si ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] esempio, di quella di Hegel, lo riduceva a un "canone di interpretazione storica" che ha avuto il merito di porre in luce "una somma hegeliana; e a Hegel, non soltanto al suo linguaggio, si rifaceva all'indomani della Rivoluzione sovietica Lukács, ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] . Essa non è, si badi, una creazione del linguaggio storiografico moderno, risale bensì alla Donazione di Costantino, il nel fatto che Giovanni VIII era portato piuttosto a interpretare tale ruolo in quanto principale interessato a conservare in vita ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...