Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] tradizione di pensiero etnologico che per decenni ha interpretato il feticismo come un'espressione particolare di religiosità : se si prende coscienza dei presupposti fondamentali del linguaggio della filosofia, e quindi della ragione, si penetra ...
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Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] dualismo antropologico.
Ma non possono neppure dimenticarsi non solo il linguaggio greco di cui si serve la gnosi, ma altresì – orientali e di cui i maestri della gnosi hanno interpretato le esigenze di una religiosità più individualistica (in ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] di non capire o di restare indifferenti nel sentire il linguaggio del loro libro sacro, pronunciato da neri africani per combattere da vari commentatori, pubblicisti e studiosi. Ma alle interpretazioni così pronunciate è sfuggito, di massima, che si ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] , tutta moderna, nel saper utilizzare il linguaggio della comunicazione di massa: telepredicazione; riproduzione disciplina di massa, giustificata spesso con radicali quanto improbabili interpretazioni dei versetti del Corano o della Sunna (il ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] addirittura cattivo, e non esitava a usare un linguaggio diretto perfino nelle occasioni cerimoniali. Il suo zelo II d'Aragona e i contendenti coinvolti, né i legati interpretarono sempre fedelmente la volontà del pontefice. Anche se fu scarsamente ...
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GIOVANNI XXI, papa
José Francisco Meirinhos
Sono stati identificati diversi Pietro Ispano - nome di G. prima dell'elezione al pontificato - che hanno operato in Portogallo nella prima metà del sec. [...] egida del "padre dei poveri", cioè Dio, il che erroneamente fu interpretato come una dedica a Gregorio X, al cui servizio sarebbe stato, Il pensiero di Dionigi Areopagita è glossato con un linguaggio influenzato dalla scuola di S. Vittore di Parigi, ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] non c'è un fuoco non c'è fumo). Nella seconda interpretazione, i tre termini mirerebbero invece a stabilire le condizioni che disgiunzione o da un altro suono. Nel caso del linguaggio abbiamo una corrente di soffio che dai polmoni sale verso ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] . Per questo e per il modo stesso con cui Damaso interpretò il suo ruolo non è esagerato affermare che con lui comincia termine di origine greca (papas, pappas), caratteristico del linguaggio familiare, il cui utilizzo in senso cristiano per indicare ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] , vale a dire - per dirla nel linguaggio della fenomenologia religiosa - all'apertura verso il sacro. Ma il fatto che il simbolo, nel suo rapporto con il pensiero concettuale, venga interpretato come inferiore o superiore riguarda la filosofia ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] rescritto, cui taluni osarono apporre di falso e d’interpretare con tesi non plausibili»26. Si è spesso dipinto nero il nero e bianco il bianco, ed il Vangelo ci dice che il nostro linguaggio deve essere est est, non non. – Oltre a ciò mi disse – se ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...