L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] una risorsa tipica della narrativa letteraria e del linguaggio giornalistico (per questo è chiamato anche cronistico). di anteriorità rispetto alla principale se si riferisce ad una interpretazione abituale:
(19) ho conosciuto un ragazzo che due ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] in (36), in modo tale che il sintagma nominale sia interpretato come «il libro tuo e non quello di un altro». Si (1988: 230), mentre «oggi si evita, tranne che nel linguaggio burocratico e nella prosa letteraria di singoli scrittori, […] di far ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] (➔ variazione diamesica) si collega ad altri due problemi interpretativi, tra loro connessi, che nello studio di questa a lui», «a lei» (anche come allocutivo di cortesia; ➔ cortesia, linguaggio della) e «a loro» (ci do un bacio; posso dirci una ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] norma, il significato dei composti esocentrici non può essere interpretato in modo univoco a partire dai suoi costituenti: a evocativa e descrittiva ne determina un largo impiego nel linguaggio giornalistico e pubblicitario. La frequenza d’uso di ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] ricostruire quella conoscenza. Per es., si può contare sull’interpretazione di lei come «Francesca» se si sa che l , in Gli atti linguistici. Aspetti e problemi di filosofia del linguaggio, a cura di M. Sbisà, Milano, Feltrinelli, 1978, pp ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] senza alcun rapporto con l’inglese footing «appoggio» – nel linguaggio sportivo francese alla fine del XIX secolo, secondo il modulo di stabilire la forma del modello (talora è un plurale interpretato come se fosse un singolare, come nel caso degli ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] -ci non è sempre sentito come un clitico e viene interpretato come segmento iniziale del verbo, sicché anche nel parlato delle è anche bugiardo).
Tra gli avverbi propri del linguaggio colloquiale si segnalano: affatto e assolutamente, usati senza ...
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L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] loro alleanza. Affinché il giuramento fosse correttamente interpretato da tutti, Carlo usò una varietà germanica (1a ed. 1963).
De Mauro, Tullio (1977), Scuola e linguaggio. Questioni di educazione linguistica, Roma, Editori Riuniti.
Eufe, Rembert ...
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Gli incapsulatori sono un insieme di nomi che svolgono la funzione testuale di rinviare ai contenuti di una porzione del cotesto (➔ contesto). Tale porzione può stare prima dell’incapsulatore (nel qual [...] non impedisce che il sintagma nominale possa essere interpretato come determinato, l’incapsulatore può essere preceduto da linguistica, Genova, Name.
Carpaneto, Miriam (2005), Sul linguaggio dei testi scolastici di storia: il meccanismo dei nominali ...
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LINGUAGGI SETTORIALI
Claudio Giovanardi
Con l. s. s'intende una varietà funzionale della lingua comune utilizzata da determinati gruppi socioprofessionali per esprimere e comunicare contenuti, nozioni, [...] corrente o con un nome proprio, tanto che non è riconoscibile a prima vista: il noto linguaggio di programmazione basic va in realtà interpretato come Beginner's All-purpose Symbolic Instruction Code.
Sul piano della sintassi è ugualmente possibile ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...