Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] da alcuni pazienti dislessici o disgrafici non potevano essere interpretati sulla base di un deficit di mediazione fonologica. Diverse sono le possibilità di rappresentare graficamente i suoni del linguaggio. Nel sistema ideo grafico, usato in Cina e ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] soltanto alla semantica del contesto di indicare se il rema vada interpretato come più o meno esteso, a seconda di quanta parte accentuale in italiano, in Scienze vocali e del linguaggio. Metodologie di valutazione e risorse linguistiche. Atti del ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] , dunque, non farsi guidare dal finalismo, e interpretare i dibattiti di ogni epoca seguendone la logica interna di un popolo, ma con in comune «molto linguaggio di azione» (il medesimo linguaggio che Vico aveva attribuito all’età degli Eroi). Siamo ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] ’azione (infatti, mentre il lavoro è svolto può essere interpretato sia come la descrizione di un’azione sia come la 192-205 (trad. it. Concetto e oggetto, in La struttura logica del linguaggio, a cura di A. Bonomi, Milano, Bompiani, 1973, pp. 373 ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] razionalista.
Il rapporto fra latino e volgare viene interpretato in termini di opposizione fra due lingue ontologicamente diverse: il volgare esempio della locutio vulgaris, la facoltà naturale del linguaggio, connaturata all’essere umano e a lui ...
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Crittografia
GGiancarlo Bongiovanni
di Giancarlo Bongiovanni
SOMMARIO: 1. Introduzione e definizioni. ▭ 2. Cenni storici. ▭ 3. Crittografia a chiave segreta: a) l'algoritmo DES; b) l'algoritmo IDEA; [...] nel nostro esempio), può sfruttare le regolarità del linguaggio esaminando le lettere che distano 5 posizioni fra è costituito da un numero di bit tale per cui il blocco stesso, interpretato come un numero in base 2 (cioè un numero binario) ha un ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] il linguaggio dei segni in una prospettiva evoluzionistica. Il suo campo d'indagine specifico è il fenomeno universale della semiosi, o azione del segno, il processo secondo cui qualsiasi cosa, in quanto segno, viene interpretata come significante ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] certe parti del Decameron (per es. quelle dialogiche) un linguaggio meno elevato, ma Bembo invitava a considerare non i passi fu mai popolare. Semmai la popolarità maggiore toccò a interpretazioni facilitate del manzonismo, come quella di Edmondo De ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] comunicazione è che la capacità di generare e interpretare messaggi, considerata in genere una prerogativa esclusiva di conseguenza manca un termine collettivo che, al pari di 'linguaggio', ne designi l'insieme. L'unico elemento che accomuna tutti ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] testo informativo (ad es. un dizionario), verrebbe interpretato come asserzione. Gli enunciati come (4), pp. 85-135.
Conte, Amedeo G. (1977), Aspetti della semantica del linguaggio deontico, in Logica deontica e semantica, a cura di G. di Bernardo, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...