Addio giovinezza!
Piero Pruzzo
(Italia 1940, bianco e nero, 94m); regia: Ferdinando Maria Poggioli; produzione: ICI/SAFIC; soggetto: dall'omonimo testo teatrale di Sandro Camasio e Nino Oxilia; sceneggiatura: [...] equilibrio tra rispetto del testo letterario e autonomia del linguaggio filmico. Addio giovinezza! ne è un esempio felice. Così come un esempio probante della sua capacità di dirigere gli interpreti: la sensibilità di Maria Denis si traduce in calore ...
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Un chant d'amour
Eric De Kuyper
(Francia 1950, bianco e nero, 26m), regia: Jean Genet; produzione: Nikos Papatakis; sceneggiatura: Jean Genet; fotografia: Jacques Natteau; montaggio: Jean Genet.
In [...] affrontato direttamente e con straordinaria padronanza del linguaggio cinematografico. Lo spettatore che conosce Genet il momento in cui la macchina da presa si innamora dei suoi interpreti. Il cinema di Josef von Sternberg e quello della Passion de ...
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Jakubowska, Wanda
Alessandro Loppi
Riccardo Martelli
Regista cinematografica polacca, di origine ebraica, nata a Varsavia il 10 novembre 1907 e morta ivi il 25 febbraio 1998. Prima donna regista del [...] delle donne detenute ad Auschwitz. Il film fu interpretato dalle stesse sopravvissute, alcune delle quali furono persino erano attrici professioniste, per cui fu usato spesso un linguaggio vicino al parlato, o addirittura dialettale. Il tono ...
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Okraina
Bernard Eisenschitz
(URSS 1933, Periferia, bianco e nero, 94m); regia: Boris Barnet; produzione: Mezrabpomfil′m; soggetto: dall'omonimo racconto di Konstantin Finn; sceneggiatura: Konstantion [...] hanno di Čechov gioca a suo favore), dall'altro viene interpretato come un atto di denuncia della guerra imperialista. In realtà i due innamorati si vedono costretti a inventare un linguaggio diverso da quello verbale. Il carattere del regista riesce ...
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White Heat
Peter von Bagh
(USA 1949, La furia umana, bianco e nero, 114m); regia: Raoul Walsh; produzione: Louis F. Edelman per Warner Bros.; soggetto: dall'omonimo racconto di Virginia Kellogg; sceneggiatura: [...] di James Cagney, che durante tutti gli anni Quaranta aveva interpretato molti ruoli diversi (particolarmente efficace era stato il suo in questa fase, aveva sedimentato un proprio linguaggio visivo raffinato, maturo, in certo modo elegantemente ...
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Brackett, Leigh (propr. Leigh Douglass)
Patrick McGilligan
Scrittrice e sceneggiatrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Los Angeles il 7 dicembre 1915 e morta a Lancaster (California) [...] aggiornato alla Los Angeles degli anni Settanta, con scene di nudo, linguaggio osceno, una trama piuttosto libera, un uso insolito della cinepresa e un Marlowe hippy interpretato da Elliot Gould. Secondo alcuni critici si tratta di uno dei migliori ...
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Fosse, Bob (propr. Robert Louis)
Simone Emiliani
Coreografo, ballerino, regista e attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 23 giugno 1927 e morto a Washington il 23 settembre 1987. Come [...] in bianco e nero della vita del comico Lenny Bruce (interpretato da un grande Dustin Hoffman), che alla fine degli anni fece notare per i suoi show caratterizzati da un linguaggio volutamente provocatorio e volgare. Nell'opera viene eliminata ...
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Cacoyannis, Michael
Silvana Silvestri
Nome anglicizzato di Michalis Kakoghiannis, regista cinematografico e sceneggiatore greco, nato a Limassol (Cipro) l'11 giugno 1922. È stato il primo regista greco [...] affermarsi il Free Cinema), per l'efficacia del linguaggio visivo e la padronanza nella direzione degli attori, dei ciliegi di A.P. Čechov, una coproduzione cipriota-greco-francese interpretata da Charlotte Rampling, Alan Bates e, nel ruolo di Varya, ...
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Butler, Hugo
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore canadese, naturalizzato statunitense, nato a Calgary (Alberta) il 4 maggio 1914 e morto a Hollywood il 7 gennaio 1968. Iniziata la carriera di sceneggiatore [...] Borzage, basato su una soggetto di N. Krasna e interpretato da Spencer Tracy. Poiché era il più giovane autore della il regista spagnolo permise a B. di interessarsi al linguaggio cinematografico dell'avanguardia. Per Robert Aldrich, presente in ...
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Ford, Aleksander
Riccardo Martelli
Regista e produttore cinematografico polacco, nato a Łódź il 24 novembre 1908 e morto a Los Angeles il 4 aprile 1980. Benché i suoi film non si siano mai distinti [...] anche come Chalutzim (Pionieri), sui coloni sionisti in Palestina, interpretato dagli attori del celebre teatro Habima, e uno in yiddish, la Film Polski con la riforma del 1955. Il nuovo linguaggio influenzò in certa misura anche il film di F. Ósmy ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...