MAGGI, Luigi
Jacopo Mosca
Nacque a Torino, il 21 dic. 1867, da Annibale, di professione cesellatore e da Rosa Giaccone. Iniziò a lavorare come tipografo all'Unione tipografica editrice torinese (UTET) [...] scegliere i soggetti insieme con il produttore, girarli e talvolta interpretarli. La sua prima apparizione sullo schermo si ebbe in Romanzo sostenute da un vivissimo senso dello specifico del nuovo linguaggio cinematografico.
Fonti e Bibl.: Rec. a Gli ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] e leggi degli uomini. Il suo particolare linguaggio, accusato talvolta di astrattismo (per l' sulle radici del fascismo ungherese: la figura di Attila re degli Unni (interpretato da Jószef Madaras) si pone all'inizio di una catena ininterrotta di capi ...
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Kazan, Elia (propr. Elia Kazanjoglous)
Edoardo Bruno
Regista e attore teatrale e cinematografico greco, naturalizzato statunitense, nato a Costantinopoli il 7 settembre 1909 e morto a New York il 28 [...] bisogno del regista di costruire un mondo chiuso nel linguaggio ricercando uno spazio interiore e attingendo alle proprie cinema cominciarono assai presto: già nel 1934 aveva interpretato, diretto da Ralph Steiner, un cortometraggio sperimentale, ...
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Rock Movie
Giandomenico Curi
Con questa espressione si intende un filone cinematografico nato nella seconda metà degli anni Cinquanta insieme al rock and roll, che nel film ha una funzione determinante, [...] sarebbe partito il r. m.: un'altra storia, un altro linguaggio, un altro immaginario e un'altra musica, in cui una in cui si possono far rientrare i film ‒ soprattutto, quelli interpretati da Annette Funicello e Fabian ‒ in cui un rock ripulito e ...
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Gance, Abel
Edoardo Bruno
Regista, teorico del cinema, attore e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 25 ottobre 1889 e morto ivi il 10 novembre 1981. La sua concezione del cinema, di grande importanza [...] migliori del cinema di quegli anni. Il film, in cui G. interpreta Saint-Just, è rilevante anche sul piano tecnico per l'impiego dello si accompagna a uno stile e a una pregnanza di linguaggio che stupisce. Ancora nel 1979 la nuova versione restaurata ...
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Guerra, Tonino (propr. Antonio)
Serafino Murri
Scrittore e sceneggiatore, nato a Santarcangelo di Romagna (Rimini) il 16 marzo 1920. La sua scrittura cinematografica, lirica e introspettiva, ha trovato [...] psicologica dei personaggi si avvale di un linguaggio visivo ellittico e fortemente metaforico. In quegli anni G. scrisse per Petri soggetto e sceneggiatura di un giallo psicologico interpretato da Marcello Mastroianni, L'assassino (1961), partecipò ...
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L'année dernière à Marienbad
Bill Krohn
(Francia/Italia 1961, bianco e nero, 94m); regia: Alain Resnais; produzione: Pierre Courau, Raymond Froment per Précitel/Terrafilm/Cineriz; sceneggiatura: Alain [...] una donna sul balcone prospiciente il giardino. Lui dava un'interpretazione della scultura, lei un'altra. In seguito M ne assistito all'esplosione mondiale di nuove forme di linguaggio cinematografico. Per una generazione rappresentò l'emblema di ...
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Jonas qui aura 25 ans en l'an 2000
Piera Detassis
(Svizzera/Francia 1976, Jonas che avrà vent'anni nel 2000, colore/bianco e nero, 115m); regia: Alain Tanner; produzione: Yves Gasser, Yves Peyrot per [...] nostalgie politiche. Figli del proprio tempo, del cinema come linguaggio-al-lavoro, messo a nudo nei meccanismi di finzione, -stribuito. Nel film, l'ex figlio dell'Utopia (qui interpretato da Jérôme Robart) è uno studente di cinema appena diplomato ...
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Broken Blossoms
Leopoldo Santovincenzo
(USA, 1918, 1919, Giglio infranto, colorato, 91m a 22 fps); regia: David Wark Griffith; produzione: David Wark Griffith; soggetto: dal racconto The Chink and the [...] tabù del cinema americano. La maggiore attenzione è dedicata al linguaggio dei corpi. Come ha osservato Martin Scorsese "i loro corpi diventano vivi". Lillian Gish, icona del cinema griffithiano, interpreta il ruolo di una dodicenne. La sua goffa e ...
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Akerman, Chantal
Daniela Turco
Regista cinematografica belga, di famiglia ebrea, nata a Bruxelles il 6 giugno 1950. La A. ha compiuto un percorso che, soprattutto agli esordi, si è intrecciato con quello [...] filmico, ha contribuito a tracciare la mappa di un nuovo linguaggio espressivo.
Figlia di piccoli commercianti ebrei di origine polacca piani-sequenza e girato in sole sei settimane. Interpretato da Delphine Seyrig, è forse il film maggiormente ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...