Ripstein, Arturo
Grazia Paganelli
Regista cinematografico messicano, nato a Città di Messico il 13 dicembre 1943. Ha fondato, con Felipe Cazals e Rafael Castanedo, il gruppo Cine Indipendente de México [...] il regista concretizza trasformandolo nel suo particolare linguaggio. Insieme alla sua sceneggiatrice abituale, Paz A Buñuel R. avrebbe poi dedicato nel 1970 un documentario, interpretato dallo stesso regista, El náufrago de la Calle Providencia. Il ...
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Taradash, Daniel
Patrick McGilligan
Commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a Louisville (Kentucky) il 29 gennaio 1913 e morto a Los Angeles il 22 febbraio 2003. A partire dalla fine degli [...] di Pearl Harbor, aveva creato scalpore anche per il suo linguaggio crudo, che lo rendeva per l'epoca inadatto a sullo schermo di Mary Pickford, ma fu invece Bette Davis a interpretare la protagonista, una vedova che si rifiuta di far sparire dalla ...
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COLEBERTI, Pietro
Giovanna Damiani
Pittore, il cui nome ci è noto per un'iscrizione relativa al ciclo di affreschi eseguiti nella chiesa di S. Caterina a Roccantica (Rieti) nella quale sono inoltre [...] nell'affrontare la trattazione delle storie nei termini di un linguaggio figurativo da favola popolaresca. Il pittore si mostra, , il suo rapporto con il Nelli va piuttosto interpretato nel senso di una generale adesione ai modi tardogotici ...
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ebraismi
Giovanni Battista Pellegrini
Le voci di origine ebraica usate da D. risalgono tutte al latino medievale e in particolare al filone liturgico. Oltre ai pochi appellativi, saranno da tenere in [...] non direi sicura!) del secondo verso che è stato interpretato frequentemente col ricorso a lingue semitiche e spesso - anche grammaticale di D., Città di Castello 1908; A. Camilli, Il linguaggio di Nembrotte, in " Lingua Nostra " XIV (1953) 39-40 ...
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LOMBARDI, Bernardino
Teresa Megale
Nacque nella seconda metà del XVI secolo, in luogo ignoto: in un documento autografo del 1590 si firma "Bernardino Lombardi bolognese"; Ughi (p. 43) lo considera originario [...] nella quale il personaggio di Graziano, in atto II scena 1, interpretato dal L., si dice nativo di Francolino (nei pressi di Ferrara echi della commedia cinquecentesca, ben travestiti dal linguaggio e dai moduli recitativi propri di una commedia ...
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Anglosassoni, Arte degli. Monetazione
D.M. Metcalf
MONETAZIONE
I re anglosassoni iniziarono a coniare le proprie monete intorno al 630, sul modello dei trientes d'oro merovingi che circolavano in [...] parte da prototipi romani, in parte dal filone comune del linguaggio figurativo merovingio e germanico - come mostri, lupi, motivi a che porta sulla spalla un ramo frondoso, interpretato come simbolo dell'indipendenza politica e del separatismo ...
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BARBARANI, Tiberio Umberto (Berto)
Alberto Frattini
Nacque a Verona, da Bortolo e da Adelaide Poggiani, il 3 dic. 1872. Intrapresi gli studi di giurisprudenza presso l'università di Padova, li interruppe [...] , liberandolo dalle più grossolane scorie dell'uso. In quel linguaggio (che assai meno valgono le prove del prosatore in lingua, Bozzetti e fantasie. Natale e la neve, Verona 1942) egli ha interpretato, nel filtro del suo pensoso candore, della sua ...
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La Cava, Gregory
Ermelinda Campani
Regista cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Towanda (Pennsylvania) il 10 marzo 1892 e morto a Malibu (California) il 1° marzo 1952. La sua notorietà [...] i vizi e l'arroganza delle classi alte della metropoli. Interpretato da Carole Lombard, la stella della screwball comedy, è la , p. 55.
E. Giacovelli, La commedia del desiderio: il linguaggio, i miti, i meccanismi comici, i luoghi comuni, i misteri, ...
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M. Marini Calvani
VELEIA (v. vol. VII, p. 1116 e s 1970, p. 893). - Grazie a recenti scavi e ricognizioni, nello sviluppo urbano di V. sono oggi individuabili non meno di cinque fasi edilizie, databili [...] un movimento franoso e solo dalla fine del '700 interpretato e restaurato come anfiteatro, è probabile si debba un nome che distingue nei secoli dell'impero, fuori dal linguaggio ufficiale, un nucleo romano in un contesto mai pienamente romanizzato. ...
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psicosi
Insieme di condizioni psicopatologiche gravi contraddistinte dalla perdita del contatto con la realtà e delle capacità di critica e giudizio, dalla presenza di disturbi pervasivi del pensiero, [...] rappresentate da deliri, allucinazioni, disorganizzazione del linguaggio e del comportamento. Sintomi psicotici possono ha distinte dalle nevrosi e dalle perversioni e ne ha per primo interpretato i sintomi, in partic. il delirio, non solo come segni ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...