GIUSTI, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque a Udine nel 1532 da Francesco e Margherita di Vincenzo Della Porta. Intraprese la carriera notarile e il 4 maggio 1551 fu ammesso nel Collegio dei notai della [...] ben congegnato e un uso efficace delle risorse offerte dal linguaggio tragico. L'azione si svolge in Salamina, città di il simulacro di Apollo dà un oracolo che viene male interpretato, accelerando la catastrofe. Al momento della resa, i capitani ...
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Delluc, Louis (propr. Louis-Jean-René)
Monica Trecca
Teorico, regista e sceneggiatore francese, nato a Cadouin (Dordogne) il 14 ottobre 1890 e morto a Parigi il 22 marzo 1924. Fondamentale fu il suo [...] , mentre la possibilità di esprimersi attraverso un linguaggio delle immagini debitamente scelte e poste in rapporto , l'attrice che D. aveva sposato nel 1918 e che aveva interpretato tutti i suoi film precedenti. Al centro della vicenda, pervasa di ...
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percezione
Alfonso Maierù
Occorre una sola volta, al plurale, nella Vita Nuova, e ha il valore di " apprendimento dell'oggetto proprio di un senso esterno ": In quello punto lo spirito animale, lo quale [...] (il cibo, i Sacramenti, ecc.), è usato nel linguaggio scolastico a designare l'atto con cui si apprende un Il versetto è però ripreso dai mistici, e il " cor altum " è interpretato come il ‛ monte ' sul quale Cristo si trasfigura (cfr. Riccardo di San ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] "che tutti i fanciulli del mio tempo sapevano a mente". Fu interpretato "a parole", vale a dire senza la tradizionale cantilena con la oscillazione fra testi in linea con il tradizionale linguaggio "doppio", allusivo del carnevale ed altri ispirati ...
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ZAFRED, Mario.
Guido Pratesi
– Nacque a Trieste il 2 marzo 1922 da Riccardo, morto giovanissimo nel 1923, e da Alma De Bresciani, impiegata delle Ferrovie.
La sua formazione iniziale ebbe luogo a Trieste, [...] » (p. 396). Non distante da questa interpretazione appariva John Weissman (1963), che in Zafred apprezzava «l’umanesimo musicale» e la costante ricerca di una nuova «accessibilità» attraverso un linguaggio a tratti «neo-barocco», che peraltro non ...
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CLERICO, Francesco
Lorenzo Tozzi
Non se ne conoscono il luogo e la data esatta di nascita e di morte: sappiamo soltanto che nacque intorno al 1755 e che morì dopo il 1838, anno in cui è ricordato ancora [...] nella stagione di carnevale di quell'anno egli infatti compose e interpretò la coreografia del ballo mitologico Diana ed Endimione per il essi, il gusto del pubblico ormai affascinato dal linguaggio coreico del Viganò e conquistato ad una verità di ...
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tristizia (trestizia)
Vittorio Russo
Il vocabolo ha per lo più il significato di " afflizione dell'animo ": io rimasi in tanta tristizia, che alcuna lagrima talora bagnava la mia faccia (Vn XXII 4); [...] di questi significati dottrinali appariva certo meno problematica ed estranea al linguaggio culturale del tempo di quanto oggi si possa pensare; si di Paolo e Francesca, e liberare l'interpretazione del termine da ogni residua e falsa coloritura ...
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Vedi SPHYRELATON dell'anno: 1966 - 1997
SPHYRELATON
R. Hampe
Terminologia entrata in uso nel linguaggio archeologico per indicare un determinato genere di materiale lavorato a martello, in lamina di [...] di fori per chiodi, di cui due in alto tra le dita. Già questo fatto escluderebbe che il frammento possa essere interpretato come un pezzo d'armatura destinata a proteggere il piede. Con una certa probabilità una lamina di bronzo che per grandezza ...
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BASALDELLA, Mirko (Mirco)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 28 sett. 1910 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i suoi studi a Venezia, all'Accademia di belle arti di Firenze e alla Scuola di arti applicate [...] ).
Nel 1946-47 si collocano le prime esperienze sul linguaggio postcubista e sulla proposta di una pittura "neometafisica" in neodadaiste. Nei suoi ultimi anni, dopo aver interpretato mitografie classico-rinascimentali ed esotiche, concluse il suo ...
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MAGGI, Luigi
Jacopo Mosca
Nacque a Torino, il 21 dic. 1867, da Annibale, di professione cesellatore e da Rosa Giaccone. Iniziò a lavorare come tipografo all'Unione tipografica editrice torinese (UTET) [...] scegliere i soggetti insieme con il produttore, girarli e talvolta interpretarli. La sua prima apparizione sullo schermo si ebbe in Romanzo sostenute da un vivissimo senso dello specifico del nuovo linguaggio cinematografico.
Fonti e Bibl.: Rec. a Gli ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di scoprire e spiegare quanto in uno scritto...