COURTOIS, Guillaume (in Italia Guglielmo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nacque a Saint-Hippolyte in Borgogna nel 1628 (Pascoli, 1730; ma lo stesso Pascoli, altrove [cfr. [...] a fondo nel suo messaggio barocco e tradotto in un linguaggio esuberante nelle forme e nel colore che rimarrà caratteristico del sovrasta la composizione, è ripresa una forte ispirazione formale dalla nota incisione del Bloemart su disegno del ...
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CARRIERA, Rosalba
Gabriella Gatto
Nacque a Venezia il 7 ott. 1675 da Andrea e da Alba Foresti. Il padre stesso, legista nell'amministrazione privata del procuratore di S. Marco e pittore per diletto, [...] infatti la sua arte fu sempre legata ad una certa consistenza formale e precisione disegnativa (si vedano, per esempio, le miniature). però da una certa corposità nell'impostazione formale, estranea al linguaggio di quel pittore. Per evidenti affinità ...
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GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] e la capacità del maestro di tradurre in un linguaggio popolareggiante e spontaneo le istanze più colte della pittura fiorentina l'Orcagna, dalla quale G. derivò modelli compositivi e formali, oltre a una solida tecnica pittorica. L'artista collaborò ...
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DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] anziano futurista esercitò sul giovane trentino, imponendo rigore costruttivo e formale al suo estro: Arabesco colorato (1914-1915, coll. questo stesso periodo il D. forgiò un "linguaggio poetico di comprensione universale, per il quale non ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] linea con la tradizione scritta di livello sostenuto o formale (cfr. Vitale 1992). Nel settore lessicale, la 3 voll.
Leopardi, Giacomo (1998), La varietà delle lingue. Pensieri sul linguaggio, lo stile e la cultura italiana, a cura di S. Gensini, ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] fu l'incentivo decisivo a irrobustire e nobilitare il suo linguaggio, solo più tardi impreziosito dall'influenza delle forme eleganti Te e per il duomo di Verona. La preziosa sensibilità formale, che fa di quest'opera il frutto più compiuto della sua ...
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FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] formazione poteva dirsi concluso; il progetto parlava un linguaggio personale molto significativo in cui affiorava una componente " dei Ss.Giovanni e Paolo (1964) la struttura formale ha invece perso il carattere volumetrico che contraddistingueva le ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] infrange gli equilibri borghesi, attingendo a un linguaggio teatrale sempre marcatamente troppo letterario e "scritto". a scandagliare alcuni aspetti dell'opera del G., da quelli formali a quelli stilistici e metrici, dal narratore ai rapporti con ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] l'apporto personale appare ridotto al solo aspetto tecnico-formale e subordinatamente linguistico della esposizione. Gli auctores sono fra santi e peccatori; tutti parlano lo stesso linguaggio della devozione monastica come ad esempio in L, dove ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] realizzare un’attualizzazione della poesia antica a livello sia formale sia semantico.
Tipico della poesia neoclassica (Serianni 1998 Leopardi a mettere a fuoco nello Zibaldone come il linguaggio poetico foscoliano fosse «molto più propriamente e più ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...