VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] continente nel 12° secolo. La concezione formale che caratterizza la stavkirke romanica pienamente sviluppata di re Canuto II il Grande. La presenza di tale linguaggio figurato cristiano è tuttavia discontinua. Altri motivi iconografici, caricati di ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] vetrate); infine, il lato stilistico del c., ossia il linguaggio artistico proprio delle fasi qualificanti di una costruzione. La -Denis, facilmente inquadrabile come exemplum a livello formale e ideale delle grandi cattedrali francesi, grazie ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] pittura che possa definirsi monastica sotto il profilo formale. Ciò emerge fin dalle testimonianze più antiche, relative del periodo normanno in Sicilia e in Calabria. Note sul linguaggio architettonico medioevale, ivi, pp. 869-876, tavv. XXXI- ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] si può escludere che essa possa aver fornito qualche spunto formale o, meglio, funzionale per le esperienze sviluppatesi poi più intensamente area transalpina in chiave monumentale e il linguaggio architettonico venne differenziato sulla base delle ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] come lo stucco - ma soprattutto attraverso la resa formale. I loro esiti risultano perciò affini agli intagli lignei verso il Maestro di Beffi, l'altra converge verso il linguaggio diffuso nell'Umbria meridionale e invita ad accostarle alle Storie ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] di tali enunciati - e, più in generale, del linguaggio in cui sono formulati - rispecchi la struttura del reale: di schemi concettuali corretti da un punto di vista formale ma poco utilizzabili nella prassi.Particolarmente caratteristico è il ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] - proprio nell'area di formazione di questo linguaggio il modello appare inizialmente stabilito nelle c. vescovili opera di William Ramsey, nella quale vengono sperimentate soluzioni formali appartenenti ormai al perpendicular style. Tra il 1285 e ...
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FARFA, Abbazia di
G. Curzi
Abbazia benedettina situata a km. 40 ca. a N di Roma, in Sabina, lungo la valle del fiume omonimo alle pendici del monte San Martino.Le vicende storiche riguardanti le origini [...] alveolata a forti contrasti e vive spigolature, a un linguaggio di origine esclusivamente altomedievale, mentre dall'altro, per la abate Sicardo, che si qualifica per l'alto valore formale, oltre che per l'originalità dei temi ornamentali, sensibili ...
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CARLO MAGNO, Imperatore
F. Mütherich
Primogenito di Pipino il Breve, re dei Franchi, nacque nel 742; nel 768 successe al padre con il fratello Carlomanno, che fino alla sua morte (771) regnò sulla porzione [...] trasparente, per quanto poteva esprimere allora il linguaggio diplomatico, con l'intenzione manifesta di preparare scuola si limitò al primo periodo carolingio e che le analoghe espressioni formali che appaiono dalla metà del sec. 9° e nel 10° ...
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Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] gli stranieri come animali; questo paragone si estende anche al linguaggio e persino all'aspetto fisico (i Gutei sono "gente carattere ufficiale (doni cerimoniali) che comporta una conoscenza formale.
Con la dinastia di Akkad gli orizzonti si ampliano ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...