DIANO (Diana), Giacinto, detto il Pozzolano
Mario Alberto Pavone
Nacque a Pozzuoli (prov. di Napoli) il 28 marzo 1731.
Pittore, la sua attività è ricordata solo a partire dal Napoli Signorelli e dalla [...] soprattutto a focalizzare le componenti specifiche del suo linguaggio in relazione ai progressivi mutamenti. Nel 1971 . riferibile ad esperienze successive, dato l'accresciuto impegno formale, pur sempre ricondotto nell'ambito dei prelievi demuriani. ...
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PAOLO Veneto
Alessandro D. Conti
PAOLO Veneto (Paolo Nicoletti). – Paolo (Ordine degli eremitani di Sant’Agostino), figlio di Nicoletto Antonio da Venezia e di una donna Elena, di cui si ignora il casato, [...] 89); identità reale e distinzione formale di essenza ed essere ( linguaggio si modellano sulla realtà stessa, che mirano a riprodurre. La chiave di volta e lo strumento indispensabile per l’edificazione del sistema è la nozione di distinzione formale ...
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BENIGNI, Umberto
Pietro Scoppola
Nato a Perugia il 30 marzo 1862, studiò nel seminario perugino e ricevette gli ordini sacerdotali il 20 dic. 1884. Nel 1885 pubblicò in Perugia l'opuscolo Arabia primitiva [...] loro corrispondenza il B. e i suoi soci si valsero di un linguaggio convenzionale o cifrato. Il B. si servì di numerose firme (Secondo non era cessata la sua attività, e fu ricostituito formalmente nell'estate del 1915. All'indomani della guerra un' ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] delle notizie. Ciò implica spettacolarità e un linguaggio che enfatizza i conflitti, vale a dire un aggregato sociale: di conseguenza costituirebbe l’elaborazione formale, fino alla massima coerenza, di elementi concettuali, sentimentali ...
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Chi non appartiene allo stato clericale; sono quindi l., nella Chiesa cattolica, i fedeli che non sono né chierici né religiosi, ossia tutte le persone battezzate che non hanno alcun grado nella gerarchia [...] articolazione. Il laicismo si contrappone nel linguaggio politico contemporaneo al confessionalismo e al socialista (Forme di Stato e forme di governo), dove la formale proclamazione della separazione tra lo Stato e la religione ha nascosto ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] 'esperienza di autentica fede viene a surrogare quella più formale di semplice osservanza dovuta ai riti e agli spiriti ancestrali di non capire o di restare indifferenti nel sentire il linguaggio del loro libro sacro, pronunciato da neri africani per ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] sarcastico o addirittura cattivo, e non esitava a usare un linguaggio diretto perfino nelle occasioni cerimoniali. Il suo zelo era dalla parte di Ingeborg fino alla soluzione puramente formale della vicenda nel 1213, pur astenendosi dal prendere ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] da una disgiunzione o da un altro suono. Nel caso del linguaggio abbiamo una corrente di soffio che dai polmoni sale verso l' com'è nella concezione di Dignāga, soltanto di ordine formale ‒ alla relazione tra probans e probandum, individuandone gli ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] dal momento che non vi è una separazione materiale, ma solo formale e simbolica. Queste tre forme di teologia politica possono racchiudersi in de’ poveri, si guardino dall’adoperare un linguaggio che possa ispirare nel popolo avversione alle classi ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] tutte le sue opere provano - pur nell'originalità del linguaggio, dello stile, dei generi letterari - le sue competenze controllo dell'imperatore e del papa, ma difficilmente il formale atto di adesione all'ortodossia di Lorenzo rispondeva a una ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...