Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] d’occhio, più che la ➔ lingua letteraria, i ➔ linguaggi settoriali, che creano e diffondono le innovazioni (Migliorini 1940).
E nell’esame linguistico non ci si limita al piano formale della fonetica e della grafia, ma si valuta attentamente anche ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] attribuire al parlante intenzioni più o meno offensive.
Sul piano formale l’atto di insultare si può realizzare con enunciati di anziana, «non adusa certamente a certe disinvolture di linguaggio». Nel secondo caso fu respinta la richiesta di ...
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Le ➔ parentesi, tonde ‹( )› o quadre ‹[ ]›, isolano un’informazione che si pone su un piano di discorso diverso rispetto al resto del contesto. Le loro funzioni sono in buona misura coincidenti con quelle [...] un criterio inverso rispetto a quello proprio del linguaggio algebrico).
Le parentesi quadre figurano inoltre in che la riporta, viola le aspettative del lettore o sul piano formale (grammaticale), come accade con testi scritti in un italiano incerto ...
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Per rivolgersi alle persone per chiamarle, o per richiamare la loro attenzione nella conversazione, o per prendere il turno dopo che loro lo hanno tenuto, le lingue usano varie modalità: nomi ➔ appellativi, [...] questo pronome a favore del voi. Ciò comportò tuttavia che al formale voi venne spesso preferito il più confidenziale tu (Serianni 1989a: della Funzione Pubblica, direttiva sulla Semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi, 8 maggio 2002; ...
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Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] inglese, la sua mimica è improntata allo stile formale e controllato che tradizionalmente si attribuisce ai gentiluomini la musica e il jargon («gergo»), sorta di linguaggio inarticolato che alludeva alla recitazione canonica degli attori veri ...
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Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] di aggettivo nei sintagmi nominali si usa anche, nel registro formale, quale (quale onore!). Il se può introdurre anche .
Poggi, Isabella (1981), Le interiezioni. Studio del linguaggio e analisi della mente, Torino, Boringhieri.
Simone, Raffaele ...
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Molti titoli che hanno avuto corso nella storia dell’italiano sono oggi dismessi nell’uso corrente: tra questi, amplissimo (riferito a un senatore; oggi talvolta riferito a un preside di facoltà universitaria), [...] da un aggettivo di cortesia (➔ cortesia, linguaggio della), come, ad es., caro (confidenziale, ma anche semi-formale), gentile (poco formale), egregio, distinto (formale), pregiato, illustre (molto formale, per persone di alto riguardo); si riserva ...
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Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] e la relazione tra scrivente e destinatario: se questa è formale si usa gentile, egregio, illustre, esimio (questi ultimi ditta,
Negli usi attuali, soprattutto nel linguaggio giovanile (➔ giovanile, linguaggio) e nei messaggi di posta elettronica (➔ ...
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La figura etimologica è una figura retorica grammaticale e insieme semantica che consiste nell’accostamento di due parole aventi la stessa radice (da cui il lat. figūra etymologĭca per indicare una medesima [...] , la figura etimologica entra saldamente tra gli artifici retorici del linguaggio poetico, ma è il Seicento – sulla traccia del manierismo , anche a causa della tendenza a premiare la variazione formale in senso stretto, come è tipico dei testi a ...
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Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] piuttosto di polimorfia o polimorfismo (altro termine del linguaggio scientifico, citato dallo stesso Canello). Va precisato però dotta (che risultano in genere più vicini sia formalmente sia semanticamente agli etimi), dalle parole di tradizione ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...