FILIASI CARCANO, Paolo
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli il 21 marzo 1911. Il padre Mariano, di antica nobiltà napoletana, divenne duca di Montaltino in seguito al matrimonio con Maria [...] di una nuova metodologia scientifica come analisi del linguaggio.
Resi più consapevoli dei taciti presupposti e del problema del significato, "non da un punto di vista formale ma contenutistico, in rapporto al concreto criterio di un'esperienza ...
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CUSATI, Gaetano
Adriana Compagnone
Il luogo di nascita e i nomi dei genitori di questo pittore di nature morte, attivo a Napoli e, secondo il De Dominici (1742: "Andò a Palermo e guadagnò gran danari"), [...] avesse già compiuto il passaggio dal naturalismo caravaggesco ad un linguaggio barocco, nell'ambito dei pittori di natura morta ai quali si era ispirato, fu sensibile ai suggerimenti formali di L. Giordano e intese fondere le sue acquisizioni con ...
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Šklovskij, Viktor Borisovič
Daniele Dottorini
Critico letterario, teorico del cinema e sceneggiatore russo, nato a San Pietroburgo il 24 gennaio 1893 e morto a Mosca l'8 dicembre 1984. Š. fu uno dei [...] il ritmo o non soltanto il ritmo, bensì il prevalere dei momenti tecnico-formali nel cinema poetico in confronto a quelli semantici" (Poezija i prosa v del cinema e la sua possibilità di porsi come linguaggio normativo. L'interesse di Š., infatti, è ...
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Dréville, Jean
Dario Minutolo
Regista cinematografico francese, nato a Vitry-sur-Seine (Parigi) il 20 settembre 1906 e morto a Vallangoujard (Parigi) il 5 marzo 1997. Fu fotografo raffinato, fondatore [...] in scena le strategie narrative e la costruzione del linguaggio. Seguì un periodo di attività febbrile: collaborazioni alla gli permise di proseguire il lavoro di ricerca formale avviato come fotografo, innestandovi una rinnovata attenzione al ...
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INNOCENTI, Bruno
Patrizia Peron
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1906, unico figlio di Natale, orafo, e Giulietta Freschi. Fu il padre, nel desiderio di educarlo alle arti figurative prima di iniziarlo [...] dei suoi lavori più importanti, definendo il proprio linguaggio in controtendenza rispetto all'arte del periodo: forme dove l'attenzione al particolare, non penalizzante la sintesi formale, viene utilizzata per superare l'apparenza e penetrare la ...
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GRAGNANI, Filippo
Alessandra Ciccaglioni
Nacque a Livorno il 3 sett. 1768 da Antonio e Maria Cecilia Bianchi.
Discendente di antica famiglia di liutai livornesi - suo padre era stimatissimo costruttore [...] composizioni cameristiche il G. mostra di aver assimilato in modo esemplare i modelli formali del classicismo viennese fra Sette e Ottocento. Il linguaggio del G. risulta raffinato e trasparente, ma soprattutto immediato e fresco, dall'inventiva ...
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Jutkevič, Sergej Iosifovič
Daniele Dottorini
Regista cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 28 dicembre 1904 e morto a Mosca il 23 aprile 1985. Attivo sin dall'epoca del muto, attraversò in [...] mai l'impegno per una continua rielaborazione teorica e pratica del linguaggio filmico. Ottenne il Premio di Stato nel 1940 per Jakov ), costituirono per Ju. anche occasioni di sperimentazione formale: la narrazione, infatti, spesso non segue uno ...
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CECCHERELLI, Alberto
Bruno Ingrao
Nacque a Firenze il 22 marzo 1885 da Guglielmo e Leoncina Mancini. Frequentò l'Istituto commerciale di Firenze, allora scuola di commercio "Leon Battista Alberti", [...] su tutte le questioni di bilancio dal titolo Il linguaggio dei bilanci, sviluppando la teoria della formazione e giudiziari in campo civile e penale. Propugnò il riconoscimento formale della professione di commercialista.
Morì a Firenze il ...
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CONTOLI, Francesco
FF. R. de' Angelis
Figlio di Marcantonio e di Francesca Rezia, nacque il 22 dic. 1728 a Castelbolognese (Ravenna), nella parrocchia di Casalecchio. Dopo aver compiuto i primi studi [...] quadri caratterizzati, pur nella opacità poetica, da una spinta sensibilità uditiva dei linguaggio, da un movimento elegante che tende al preziosismo formale, riscontrabile soprattutto nelle descrizioni delle figure. Si possono cosi ricordare i due ...
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Garroni, Emilio
Lorenzo Dorelli
Filosofo e studioso di estetica, nato a Roma il 14 dicembre 1925. La sua riflessione, che ha preso le mosse da interessi di storia e critica dell'arte, lo ha portato [...] dei prodotti artistici, rielaborando in senso formale nozioni come quelle di segno, significato, riduzionismo opposto, ossia la tendenza ad assimilare il cinema ai linguaggi verbali, attraverso un'applicazione acritica della semiotica, quale quella ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...