ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] rommedia e consentono all'autore di tradurre m linguaggio scenico una piccola folla di personaggi boriosamente e stornare dalla sua patria quel pericolo. Poco dopo gli giungeva formale invito dal duca Alessandro de' Medici di trasferirsi a Firenze ...
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DELLA ROBBIA, Andrea
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 20 ott. 1435, quartogenito di Marco di Simone lanaiolo, e di una monna Antonia (1413-14 maggio 1444).
Da tempo i Della Robbia avevano rag [...] greve e figure corpose, paludate in vesti pesanti. Severità formale che assume i toni rudi della scultura tardoantica o di ad Asciano, una delle più mature adesioni al linguaggio cinquecentesco della bottega robbiana, sembra opera di Luca ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] Capitolo di risposta "Alli signori Abbati" Cornaro, che forse gli rivolsero un formale invito: "O che grata, o che bella compagnia! / Bella ciò dei Cavalcanti in Val di Pesa, e il linguaggio allusivo del capitolo (vertente nientemeno che sul motivo ...
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FEDERICO II di Svevia, imperatore, re di Sicilia e di Gerusalemme, re dei Romani
Norbert Kamp
Nacque il 26dic. 1194, due giorni dopo che il padre, l'imperatore Enrico VI di Svevia, era stato incoronato [...] restituita a F.; Innocenzo III da parte sua ratificò formalmente l'esito dello scontro per l'Impero nell'ultima sessione in prima istanza alle leggi, alla concettualità e al linguaggio delle costituzioni, alimentò nei posteri la tendenza, talora anche ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] di queste formule, più o meno immaginifiche, tarda la traduzione in rigoroso linguaggio hegeliano. L'anno dopo, nel già ricordato saggio del '69 su , quasi per trovare a forza un accordo almeno formale con l'antico amico ed allievo, la differenza ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] società gentilizia, è attribuito a chi è superiore per nascita e prestigio: si tratta del rapporto fra due libertà indipendenti e formalmente uguali, tali tuttavia che l'auctus (colui verso il quale è rivolta l'azione dell'auctor) può compiere atti e ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] assolutamente non previsto e su cui non ricevette mai alcuna motivazione formale (ne darà poi la colpa all'ostilità di uno degli testo, non solo con una profonda revisione del linguaggio casanoviano, ma anche interpolandolo con arbitrari inserti ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] quello canonico del Cinquecento: ciò insidia la compattezza formale e l'approfondimento morale della sua lirica, ma Berni e del Domenichi, ed ha portato a riconoscere nel linguaggio boiardesco, ibrido dal punto di vista toscano, una validissima ...
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CARAFA, Carlo
Adriano Prosperi
Terzo figlio di Giovanni Alfonso conte di Montorio e di Caterina Cantelmo, nacque nel 1519 (secondo alcuni, nel 1517).
Data la sua posizione di figlio cadetto, dovette [...] che il C. portò con sé parlavano tutt'altro linguaggio. In esse, articolate in cinquantratré punti, venivano esposte inviò il Fantuzzi alla corte di Filippo II con lo scopo formale di trattare la conclusione della pace, ma in realtà per offrirgli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] Machiavelli, e lo fa adottando una tipologia formale classica come quella dialogica, diversa sia dall dei “Ricordi” del Guicciardini: contributo allo studio della formazione del linguaggio e dello stile guicciardiniano (1941), ora in Id., Studi sulla ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...