PARIGI, Giulio
Annamaria Negro Spina
– Nacque a Firenze il 6 aprile 1571, da Alfonso di Santi Parigi e da Alessandra di Berto Fiammeri. La famiglia Parigi era originaria di Prato.
Nella Firenze medicea [...] scenografo, Giulio Parigi è uno degli esempi più probanti di quel rapporto tra codice formale degli apparati effimeri del teatro e delle feste e linguaggio manierista, che resta uno dei parametri più interessanti per una giusta lettura della cultura ...
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BECCAFUMI, Domenico (Mecherino, Mecarino)
Domenico Sanminiatelli
Nacque nel 1486 presso Siena, forse nel podere lavorato da suo padre Iacomo di Pace, alle Cortine, vicino al Castello di Montaperto.
Derivò [...] -36 circa) vediamo accentuarsi nel B. l'artificio formale e svilupparsi quegli elementi stilistici già presenti negli affreschi tre secoli aveva saputo esprimere con estrema coerenza di linguaggio e spesso con alti risultati il particolare spirito ...
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AMADEO, Giovanni Antonio
Edoardo Arslan
Architetto e scultore, nacque a Pavia attorno al 1447, figlio di un Aloisio che nel 1450 fece testamento lasciando eredi universali i figli Giovanni Protasio, [...] quali tutti, però, compaiono artisti che continuano il linguaggio dell'A.: Francesco e Tommaso Cazzaniga, Benedetto È in queste opere capitali, un affinamento della concezione formale in atto nei rilievi cremonesi: il virtuosismo appare moderato a ...
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Anello
A. Ghidoli
L'a. è un ornamento circolare del dito, di antichissima origine, la cui denominazione deriva dalla forma stessa dell'oggetto; anulus è infatti, in lat., il diminutivo della parola [...] tipo beneventano, maggiormente sensibile nei confronti del linguaggio bizantino. Due interessanti esemplari della seconda metà verticalizzazione nella prima metà del secolo, o in traduzioni formali più complesse e massicce nella seconda metà, l'a. ...
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disegno
Silvana Macchioni
Un'idea, un'emozione, un progetto affidati a una trama di segni
Il disegno è una pratica comune a tutte le culture e a tutte le età dell'uomo. Per il bambino è uno strumento [...] , possibili accezioni del verbo latino designare.
Linguaggio scritto e linguaggio visivo
La pratica del disegno è strettamente un processo di sintesi mentale delle loro caratteristiche formali.
Il disegno dell'allievo fornisce all'insegnante ...
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BOCCIONI, Umberto
Maurizio Calvesi
Figlio di Raffaele, impiegato di prefettura, e di Cecilia Forlani, romagnoli, nacque a Reggio Calabria il 19 ott. 1882. Seguì la famiglia nei vari spostamenti a Genova, [...] catalogo scritta da Marinetti.
Prima di prendere conoscenza del linguaggio cubista di Picasso, Gris, Delaunay, Léger (ciò i "contenuti" tedeschi e nordici con i problemi formali agitati dalle avanguardie francesi. La sua preoccupazione infatti sarà ...
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LICINIO, Giulio
Luca Bortolotti
Nacque a Venezia nel 1527, figlio di Arrigo e Agnese. Il padre fu pittore, ma di qualità sicuramente molto modesta se per tutta la vita operò come assistente nella bottega [...] professione, egli rimarcasse la sostanziale diversità del suo linguaggio pittorico rispetto a quello degli artisti locali, figlio Massimiliano II. Grazie a quest'ultimo, attraverso un atto formale del 31 dic. 1565, il L. ottenne una regolare ...
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PALANTI, Giancarlo
Alessandra Capanna
PALANTI, Giancarlo. – Nacque a Milano il 26 ottobre 1906, da Giuseppe, noto pittore e decoratore, professore alla Accademia di Brera, e da Ada Romussi.
Il nonno [...] tedesche del primo dopoguerra, caratterizzate da essenzialità formale, massima apertura verso l’esterno, rigore funzionale luce per l’E 42.
In questo periodo di crescita del linguaggio moderno, Palanti mise a punto un suo modo personale che, nella ...
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DE MUSI (Di Musi, De Musis, Musi), Agostino, detto Agostino Veneziano
Donata Minonzio
Nacque in Veneto, forse a Venezia, intorno al 1490, periodo fissato approssimativamente dagli studiosi in base alle [...] 16) risultano più insistiti i valori disegnativi e chiaroscurali del linguaggio düreriano.
Nel 1515 si trasferì a Firenze, secondo quanto disegno, come Licaone (B. 244). Questo scadimento formale è forse da spiegare, secondo alcuni studiosi, con la ...
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ANTONELLI, Alessandro
Paolo Portoghesi
Nacque a Ghemme (Novara) il 14 luglio 1798, secondogenito del notaio Costanzo e di Angiola Bozzi. Studiò a Milano nel Liceo Artistico e quindi nell'Accademia di [...] dei volumi alla grammatica classica - a una completa scissione formale tra involucro esterno e struttura interna.
Le opere di minor rilievo dell'A. sono molto vicine nel linguaggio alla produzione corrente del tempo; la presenza del maestro si ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...