DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] anziano futurista esercitò sul giovane trentino, imponendo rigore costruttivo e formale al suo estro: Arabesco colorato (1914-1915, coll. questo stesso periodo il D. forgiò un "linguaggio poetico di comprensione universale, per il quale non ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] fu l'incentivo decisivo a irrobustire e nobilitare il suo linguaggio, solo più tardi impreziosito dall'influenza delle forme eleganti Te e per il duomo di Verona. La preziosa sensibilità formale, che fa di quest'opera il frutto più compiuto della sua ...
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FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] formazione poteva dirsi concluso; il progetto parlava un linguaggio personale molto significativo in cui affiorava una componente " dei Ss.Giovanni e Paolo (1964) la struttura formale ha invece perso il carattere volumetrico che contraddistingueva le ...
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BIDUINO
V. Ascani
Scultore operante in Toscana nell'ultimo quarto del 12° secolo. La supposta origine ticinese (Merzario, 1893), o più genericamente lombarda (Schmarsow, 1890; Toesca, 1927), non è confermabile [...] un filologismo che rasenta l'emulazione tipologica e talvolta finanche formale. Le sculture classiche vengono infatti prese a modello non risalto volumetrico, preannuncianti, in questo, il linguaggio della cerchia guidettesca, ma risolte ancora con ...
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GIOVANNI di Balduccio
Gerd Kreytenberg
Figlio di Balduccio di Alboneto, come si desume da un atto notarile milanese, datato 19 nov. 1349, che lo vede chiamato come testimone, G. nacque molto probabilmente [...] le sculture più conosciute, caratterizzate da un particolare linguaggio espressivo e lirico, conservano la sua firma: il a tutte le altre per la carica espressiva e la bellezza formale.
Le prime opere, realizzate intorno al 1320, furono probabilmente ...
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LANZANI, Andrea
Rossella Faraglia
Nacque a Milano il 2 nov. 1641 da Giovan Battista e Caterina Bisnati (Casetta, p. 80). Le fonti, pur sottolineando la grande prolificità dell'artista, la fama presso [...] del Seicento, è una summa degli elementi costitutivi del ricco linguaggio dell'artista, prima del secondo viaggio a Roma.
Si affreschi dispiegano la grande perizia tecnica e il buon controllo formale dell'artista, anche se l'insistenza nell'uso degli ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] di Treviglio. Mentre nel riquadro del Cristo e la Maddalena il pittore imposta il proprio linguaggio più in direzione veneto-bresciana, con una tenerezza formale non lontana dal Ferramola. Intorno a questi anni sono da collocare l'affresco con ...
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FISCHETTI (Fischetti Gioffredo), Fedele
Francesca Bertozzi
Nacque a Napoli il 30 marzo 1732 da Francesco e Cannina Severino.
A volte al primo cognome aggiungeva l'altro di Gioffredo (Goffredo o Coffredo): [...] stilistici del rococò in composizioni di più studiata compostezza formale, secondo la lezione di A.R. Mengs.
Poco Napoli il 25 genn. 1792.
La ricerca di un linguaggio artistico più aderente alle nuove esigenze neoclassiche, libero dai legami ...
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CARPI DE' RESMINI, Aldo
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Nacque a Milano il 6 ott. 1886, quinto dei sette figli di Amilcare, medico condotto, e di Giuseppina de' Resmini. A dodici anni fu spettatore partecipe dei moti operai del [...] quanto abitualmente si ritenga. Non sempre il suo linguaggio artistico, elaborato attraverso la ricca complessità di queste a non cedere alla tentazione di un patetismo formale o esteriormente descrittivo ed esprime invece la violenza inesorabile ...
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AGOSTINO di Duccio
Isa Belli Barsali
Nacque nel 1418 a Firenze, da Antonio di Duccio, tessitore di drappi soprannominato "il Mugnone", e da Lorenza sua seconda moglie.
La prima opera da lui firmata [...] esperienze, di volta in volta individuabili nelle sue sculture, il linguaggio di A. ebbe un esito sempre assai diverso e personale altri: isolato a Rimini, A. attuerebbe un suo mondo formale in cui avrebbe grandissima parte un acceso gusto medievale e ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...