PRETI, Giulio
Roberto Gronda
PRETI, Giulio. – Ultimo di cinque figli, nacque a Pavia il 9 ottobre 1911, da Roberto e da Alberta Giulia Mariani.
I genitori, emiliani di origine, erano entrambi maestri [...] e Morris, Preti mostrava la funzione sistematrice delle categorie, considerate come principi formali e vuoti di selezione e traduzione degli aspetti dell’esperienza nel linguaggio della teoria. Era così in grado di ridefinire in termini funzionalisti ...
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MENZIO, Francesco. –
Francesca Lombardi
Nacque a Tempio Pausania (Sassari) il 3 apr. 1899 da Pietro Angelo, insegnante di liceo, e Augusta Pic, entrambi di origine piemontese.
Trascorse l’infanzia con [...] dalla sua influenza, con opere in cui l’algida purezza formale del maestro appare stemperata in una corposità di colore. scarsa e sofferta, il M. si cimentò in un nuovo linguaggio, testimoniato da opere quali Interno (1928: Torino, Galleria civica ...
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CIARPI, Lorenzo Bartolomeo (Baccio)
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Nacque a Barga (Lucca), e non a Firenze come afferma il suo biografo Passeri, il 13 sett. 1574 (e non 1578 come noto sinora), secondo [...] dello stesso autore, e del C. in particolare. L'asciuttezza formale e l'essenzialità scenica del dipinto del Conunodi non si ritrovano però interessanti dell'artista, dove il più convenzionale linguaggio narrativo toscano in chiave riformata si fonde ...
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GAMBINI, Silvio
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Luigi, nacque a Teramo da una famiglia di modeste origini il 18 ag. 1877. Studiò dapprima nella sua città natale, dove si diplomò nel 1897 come perito agrimensore [...] e apre un nuovo e autonomo sperimentalismo formale dimostrando una particolare attenzione per gli apparati la tomba Pedrazzini del cimitero di Arona (1930).
Un linguaggio assai diverso venne adoperato nel progetto per un edificio polifunzionale per ...
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GATTO, Saverio
Andreina Ciufo
Nacque a Reggio Calabria il 15 ag. 1877 da Nicola e dalla messinese Concetta Caruso.
Lo scarso rendimento scolastico del ragazzo indusse il padre, un piccolo armatore locale, [...] antica che gli avrebbe fornito molteplici spunti di carattere formale e contenutistico.
Nel 1905 sposò Marianna Pucci e tradurre le emozioni e la vitalità dei soggetti in un linguaggio libero e immediato, fuori dalle convenzioni. Frequenti, nelle ...
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VALLE, Provino
Orietta Lanzarini
– Figlio di Caterina Orsetti e di Serafino Valle, di professione fabbroferraio, nacque il 10 marzo 1887 a Udine, città nella quale il padre si era trasferito dalla natia [...] precisione e monumentalità all’edificio, specialmente se pubblico. Nel suo repertorio formale sono riconoscibili elementi desunti, con acribia filologica, dai linguaggi storici (romanico, gotico, rinascimentale, barocco, neoclassico ecc.) ai quali si ...
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LANZANI (Lanzano), Bernardino
Susanna Falabella
Nacque a San Colombano al Lambro, nel Milanese, forse intorno al 1460, come si deduce dai primi dati certi a lui riferibili (Fanciulli Pezzini, 1950, [...] commissionatagli il 23 apr. 1499. Di fatto, il linguaggio del L. risulta concretamente valutabile solo attraverso le opere si avverte la predominante impronta bergognonesca sotto il profilo formale e impaginativo: è il caso del S. Agostino ...
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PERTSCH, Matteo
Giovanni Ceiner
(Matthäus). – Nacque nel 1769 (o 1770) a Buchhorn, sul lago di Costanza (cittadina rifondata poi nel 1811 da Federico I del Württemberg col nome di Friedrichshafen), [...] ’emporio triestino in rapida espansione.
L’originalità della soluzione formale e decorativa di questo prospetto che ripropone la tripartizione (verticale e orizzontale) tipica del linguaggio neoclassico, è tutta addensata nell’avancorpo, staccato con ...
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SIMONE di Filippo
Gianluca Del Monaco
SIMONE di Filippo. – Figlio del calzolaio Filippo di Benvenuto, ribattezzato Simone dei Crocifissi nella prima età moderna a causa dell’apprezzamento devozionale [...] prolifici del Trecento italiano, prodigo di firme e dalla sigla formale facilmente riconoscibile, fu in grado di assumere una posizione di diverse componenti iniziano a fondersi in un linguaggio unitario e riconoscibile, preludendo alla formula ...
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GHISLANDI, Domenico
Maria Elena Massimi
Nacque intorno al 1620, probabilmente a Bergamo, dove fu attivo come pittore e decoratore. Le prime testimonianze documentarie attengono alla sua vita privata. [...] rossa vengono qui sottoposti a un'estrosa variatio formale; il repertorio decorativo si infittisce sino a comprendere all'avanguardia. In decenni di attività il suo linguaggio andò gradatamente evolvendo verso l'autonomia dell'architettura dipinta ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...