GRIGI (de Grigis), Guglielmo, detto il Bergamasco
Matteo Ceriana
Figlio di Giacomo, non se ne conosce la data di nascita, fissabile intorno al 1480 in considerazione dello svolgimento della sua attività [...] pietre, e impone di conformarsi, dal punto di vista formale, in tutto e per tutto alla parte già costruita vicino Tafuri, Sanmicheli: problemi aperti, in Michele Sanmicheli. Architettura, linguaggio e cultura artistica nel Cinquecento, a cura di H. ...
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GUZZI, Virgilio
Flavia Matitti
Nacque a Molfetta il 23 dic. 1902 da Domenico, farmacista, e da Evelina Pedullà. Nel 1910, dopo alcuni anni trascorsi a Napoli, si stabilì con la famiglia a Roma. Fin [...] postimpressionista di matrice spadiniana, a un linguaggio sintetico che porta all'adesione del pittore queste opere il G. si misurò in modo particolare con le problematiche formali poste dal tonalismo.
Nel 1939 inviò tre opere alla III Quadriennale ...
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ORESTANO, Riccardo
Massimo Brutti
– Nacque a Palermo il 26 maggio 1909 da Francesco e da Sofia Travaglia.
La sua formazione fino agli anni dell'adolescenza si svolse privatamente, con l'ausilio di [...] significato con le vicende storiche. Nessuna geometria formale poteva sottrarsi agli accadimenti e alle ideologie. ancora, negli anni successivi, saggi e libri, ove spiegava con linguaggio semplice la sua visione. In primo piano tra le opere dell' ...
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GANDOLFI, Mauro
Donatella Biagi Maino
Nacque a Bologna da Gaetano e da Giovanna Spisani il 18 sett. 1764.
Bambino, fu spesso modello al padre pittore secondo quanto lui stesso ricorda in uno scritto [...] dipinta dal padre Gaetano, che restituiscono, attraverso un linguaggio di concitazione quasi irriverente, due miracoli del santo; circa degli anni Novanta (Busmanti) in ragione della dipendenza formale di uno dei dipinti, Felsina vinta si arrende, ...
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NIZZOLI, Marcello
Fabio Mangone
– Nacque a San Rocco, frazione di Boretto (Reggio Emilia), il 2 gennaio 1887, primogenito di Massimino, pittore di paesaggi, e di Rosa Malvina Savi.
Dopo aver trascorso [...] peraltro da interessanti esiti in cui adottava un linguaggio più complesso e composito rispetto agli analoghi interventi In tutti questi prodotti la ricerca di una coerenza formale complessiva non prescindeva da approfonditi studi per un’adeguata ...
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TIMPANARO, Sebastiano
Giorgio Piras
TIMPANARO, Sebastiano. – Nacque a Parma il 5 settembre 1923 da Sebastiano sr. (1888-1949) e da Maria Cardini (1890-1978).
Il padre, fisico con ampi interessi filosofici [...] rivista 1998). La sua filologia, prevalentemente ‘formale’, in quanto razionale e collegata a una lettura tra Lachmann e Freud (note sul ‘Lapsus freudiano’), in Per S. T. Il linguaggio, le passioni, la storia, cit., pp. 95-121; inoltre si veda G. ...
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CA' ZORZI, Giacomo (Giacomo Noventa)
Antonia Arslan Veronese
Nacque il 31 marzo 1898 da Antonio e da Emilia Ceresa a Noventa diPiave (Venezia); dal paese natale prese il più noto dei suoi pseudonimi [...] consegnate alla pagina scritta. Di fronte alla capacità di persuasione formale di certi aforismi (per citarne solo uno, non dei più la sua lirica. Prima di tutto, la leggibilità del linguaggio e la cantabilità dei ritmi: lungi dall'apparire, come ...
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NERONI, Bartolomeo
Mauro Mussolin
NERONI, Bartolomeo (detto il Riccio). – Di questo artista proveniente da una famiglia di pittori originaria di Montecchio, nel contado pisano, non si conoscono il luogo [...] importanti edifici, caratterizzati da grande novità formale e dal fantasioso ricorso a ordini rustici 71-81; M. Quast, I palazzi del Cinquecento a Siena: il linguaggio delle facciate nel contesto storico-politico, in L’ultimo secolo della Repubblica ...
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MENZOCCHI, Francesco
Valerio Da Gai
– Nacque a Forlì probabilmente nel 1502 da Sebastiano, priore della Confraternita dei Battuti celestini nella chiesa di S. Bernardo, e da Andrea, figlia del beccaio [...] (della Pinacoteca civica di Forlì), che per mancanza di omogeneità formale sono parzialmente attribuiti anche a Modigliani (ibid., pp. 129, peculiari di Sebastiano nella riproposizione di un linguaggio meno elegante, dagli accenti quasi popolareschi ...
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NICCOLO di Segna
Beatrice Franci
NICCOLÒ di Segna. – Non si conosce la data di nascita di questo pittore, figlio del più noto Segna di Buonaventura e fratello di Francesco, anch’essi pittori.
Di lui [...] bottega del padre, arricchì ben presto il linguaggio pittorico duccesco attraverso eleganti suggestioni derivategli da Ugolino un proprio, personalissimo stile, fortemente influenzato dal vigore formale dell’arte di Pietro Lorenzetti.
La più antica ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...