COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] convinzione che il poeta costruisce una sua realtà formale in cui "il vocabolo è veramente sangue" e poetica, in L'Osservatore romano, 2 dic. 1956; D. Valli, Vita del linguaggio nella poesia di C., in La Gazzetta del Mezzogiorno, 19 nov. 1958; Id., ...
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PAOLO Veneto
Alessandro D. Conti
PAOLO Veneto (Paolo Nicoletti). – Paolo (Ordine degli eremitani di Sant’Agostino), figlio di Nicoletto Antonio da Venezia e di una donna Elena, di cui si ignora il casato, [...] 89); identità reale e distinzione formale di essenza ed essere ( linguaggio si modellano sulla realtà stessa, che mirano a riprodurre. La chiave di volta e lo strumento indispensabile per l’edificazione del sistema è la nozione di distinzione formale ...
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BOCCIONI, Umberto
Maurizio Calvesi
Figlio di Raffaele, impiegato di prefettura, e di Cecilia Forlani, romagnoli, nacque a Reggio Calabria il 19 ott. 1882. Seguì la famiglia nei vari spostamenti a Genova, [...] catalogo scritta da Marinetti.
Prima di prendere conoscenza del linguaggio cubista di Picasso, Gris, Delaunay, Léger (ciò i "contenuti" tedeschi e nordici con i problemi formali agitati dalle avanguardie francesi. La sua preoccupazione infatti sarà ...
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LICINIO, Giulio
Luca Bortolotti
Nacque a Venezia nel 1527, figlio di Arrigo e Agnese. Il padre fu pittore, ma di qualità sicuramente molto modesta se per tutta la vita operò come assistente nella bottega [...] professione, egli rimarcasse la sostanziale diversità del suo linguaggio pittorico rispetto a quello degli artisti locali, figlio Massimiliano II. Grazie a quest'ultimo, attraverso un atto formale del 31 dic. 1565, il L. ottenne una regolare ...
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PALANTI, Giancarlo
Alessandra Capanna
PALANTI, Giancarlo. – Nacque a Milano il 26 ottobre 1906, da Giuseppe, noto pittore e decoratore, professore alla Accademia di Brera, e da Ada Romussi.
Il nonno [...] tedesche del primo dopoguerra, caratterizzate da essenzialità formale, massima apertura verso l’esterno, rigore funzionale luce per l’E 42.
In questo periodo di crescita del linguaggio moderno, Palanti mise a punto un suo modo personale che, nella ...
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BOLDRINI, Marcello
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Matelica (Macerata) il 9 febbr. 1890 da Vincenzo, insegnante elementare e poi ispettore scolastico e rinomato poeta dialettale, e da Seconda Galconi. [...] problemi epistemologici e tecnici della statistica. Questa (scienza formale astratta come la matematica e la logica, ma primi, negli anni Quaranta, studi statistici sulla struttura del linguaggio e studiando (1954) le forme di espressione del tempo ...
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SOMMARUGA, Giuseppe
Raffaella Catini
– Nacque a Milano l’11 luglio 1867 da Giacomo, decoratore, e da Elisa Biffi. A partire dal 1883 frequentò il corso tenuto da Camillo Boito presso la scuola di architettura [...] (1908; demolita) – denotano un’evoluzione del linguaggio verso una maggiore organicità: qui Sommaruga giunse a elaborare decorazione, riuscendo a conferire una valenza decorativa e formale a elementi per loro natura prettamente funzionali (Giuseppe ...
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DE MUSI (Di Musi, De Musis, Musi), Agostino, detto Agostino Veneziano
Donata Minonzio
Nacque in Veneto, forse a Venezia, intorno al 1490, periodo fissato approssimativamente dagli studiosi in base alle [...] 16) risultano più insistiti i valori disegnativi e chiaroscurali del linguaggio düreriano.
Nel 1515 si trasferì a Firenze, secondo quanto disegno, come Licaone (B. 244). Questo scadimento formale è forse da spiegare, secondo alcuni studiosi, con la ...
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TOMMASI, Adolfo
Chiara Ulivi
Nacque a Livorno il 25 gennaio 1851 da Giuseppe e da Maria, anche lei Tommasi (La presenza dei Tommasi, 2004, p. 11). Giuseppe era collezionista e amico di artisti tra cui [...] del vero su un tema quotidiano reso con la compostezza formale della pittura di Lega del periodo di Piagentina.
Adolfo si che si stagliano sul cielo terso, ma anche tavolette dal linguaggio abbreviato come La battitura del grano (1883) e L’orto ...
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ANTONELLI, Alessandro
Paolo Portoghesi
Nacque a Ghemme (Novara) il 14 luglio 1798, secondogenito del notaio Costanzo e di Angiola Bozzi. Studiò a Milano nel Liceo Artistico e quindi nell'Accademia di [...] dei volumi alla grammatica classica - a una completa scissione formale tra involucro esterno e struttura interna.
Le opere di minor rilievo dell'A. sono molto vicine nel linguaggio alla produzione corrente del tempo; la presenza del maestro si ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...