FANELLI, Francesco
Franca Franchini Guelfi
Figlio di Virgilio, scultore, nacque a Firenze come attestano i documenti che lo definiscono sempre "florentinus" (Varni, 1879, p. 74; Alizeri, 1880, pp. 197 [...] Pozzo (Cervetto, 1920, p. 50). In questi bronzi decorativi il F. si esprimeva in un linguaggio aulico e classicheggiante di grande raffinatezza formale: i ricchissimi capitelli corinzi, i festoni di fiori e di frutta dal rilievo pieno, dal disegno ...
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BIANCHI BANDINELLI, Ranuccio
Ida Baldassarre
Nacque a Siena il 19 febbr. 1900 da Mario dei conti Paparoni, di antica famiglia locale (tra i suoi antenati si annovera anche un papa), e da Margarete Ottilia [...] "i saggi si limitano a chiarire solo il lato formale del fenomeno artistico, trascurando gli altri elementi che concorrono a 188); l'abbandono della forma organica del tardo antico è il linguaggio di un mondo in crisi, crisi economica e sociale, di ...
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LUZZASCHI, Luzzasco
Stefano Lorenzetti
Nacque a Ferrara, probabilmente nel 1545.
Non essendo stato rinvenuto l'atto di battesimo, l'anno di nascita si desume dal fatto che morì nel 1607 all'età di sessantadue [...] di legami sociali gerarchicamente sovraordinati. Il vincolo non solo pubblico e formale, ma anche privato che lega il L. alla casa d' livello di esiti, nell'autonomo trionfo di un linguaggio musicale che riscrive completamente i paradigmi percettivi e ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] un largo senso di aristocrazia spirituale, di eleganza formale. I "panni curiali", la solennità arcaica dei e per la vivacità e varietà dei ritmi); il suo è un linguaggio moderno che accoglie, ad esempio, i movimenti di danza contemporanea (fox- ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] dal testo, anche quelli di ordine linguistico e stilistico-formale, per riferirli immediatamente all'autore. La stessa testimonianza " del v. 39) che vogliono impreziosire il loro linguaggio col ricorso a moduli propri dei codici assunti dalle classi ...
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CILEA, Francesco
Raoul Meloncelli
Nacque a Palmi (Reggio Calabria) il 23 luglio 1866 da Giuseppe, apprezzato civilista e dilettante di musica, e da Felicita Grillo. A soli sette anni fu inviato a Napoli [...] che tuttavia nei momenti più. felici furono riscattate da un innato intuito teatrale e da uno straordinario equilibrio formale: il suo linguaggio si arricchisce di volta in volta di innovazioni armoniche d'ogni genere in cui la lezione del passato ...
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DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] resi conto che usavo un linguaggio d’accatto dal quale non ero capace di uscire, […] il linguaggio dei miei padri, anzi dei chiusa’ del materiale, determinando un pannello, una zona formale, su cui successivamente si applica l’attenzione del ...
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LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] (per es. la pastorale) e a un linguaggio che, radicato nella lunga tradizione strumentale del comporre su un'aria, o minuetto. Quest'ultimo costituisce la caratteristica formale più saliente di questi cicli, il cui impianto in tre movimenti ...
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FONTANA, Prospero
Vera Fortunati
Nacque a Bologna nel 1512 e la sua prima formazione è documentata da tutte le fonti a Bologna presso Innocenzo da Imola. Borghini (1584, I) informa di un suo soggiorno [...] iconografico riflette la poliedrica cultura bocchiana. Il linguaggio maturato a Roma nella cerchia famesiana si purifica ) e Bologna (palazzo Bocchi) con l'aggiunta di "capricci" formali propri al Doceno.
Verso lo scadere del sesto decennio il F. ...
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MODIGLIANI, Amedeo (Amedeo Clemente)
Rossella Canuti
– Nacque il 12 luglio 1884 a Livorno, da Flaminio, di origine ebrea sefardita romana, e da Eugénie Garsin, di origini ugualmente sefardite ma del [...] mutamento delle cromie, furono determinanti nell’evoluzione del linguaggio pittorico del Modigliani. L’eleganza della linea M. si accostò alla materia si tradusse in severo rigore formale, ma le polveri d’arenaria, respirate durante le intense ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...