La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] il linguaggio cinematografico cui il film si affidava, diventarono quasi proiezioni visive di questa coscienza, interpretazioni compenso del vincolo costituito dall'obbligo diprogrammare film nazionali, godono di abbuoni sui diritti erariali per gli ...
Leggi Tutto
Brasile
Enzo Sallustro
Cinematografia
La nascita del cinema
L'8 luglio del 1896, presso il civico 57 di rua do Ouvidor a Rio de Janeiro, si ebbe la prima proiezione cinematografica brasiliana. Sempre [...] sala cinematografica dedicata alla programmazione dei film della società statunitense 'esagerata ripetizione di un linguaggio che appariva sempre 1996; Tieta do Brasil) di C. Diegues, tratto dal romanzo di J. Amado e interpretato da Sonia Braga: il ...
Leggi Tutto
Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] di uno strumento riproduttivo o, al più, mediatore di un discorso già presente nelle cose 'filmate'; la seconda lo interpreta invece come linguaggio del cinema stesso messo in atto dalla programmazione televisiva, questa dimensione mitica si è molto ...
Leggi Tutto
Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] di esasperati nazionalismi venne fin troppo esaltato; il programmadi immagini e si allontanavano sempre di più dal linguaggio verbale. Dominavano la messa Bruch (1989), che raduna un grande cast diinterpreti dell'Est e dell'Ovest (Götz George, ...
Leggi Tutto
Porter, Edwin Stanton
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a Connellsville (Pennsylvania) il 21 aprile 1869 e morto a New York il 30 aprile 1941. Personalità poliedrica (lavorò [...] brevi film in programmi a tema. Girò anche per conto proprio documentari e cinegiornali che vendeva a varie case di produzione, tra potevano scegliere di collocare all'inizio o alla fine del film) del capo dei banditi (interpretato dall'attore George ...
Leggi Tutto
L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] Tarzan l'uomo scimmia (1932), interpretò ben undici volte, con il dilinguaggio universale basato sulla registrazione di relazioni di corpi nello spazio è stata teorizzata all'interno didiprogrammi in cui compariva il nudo integrale di pornostar ...
Leggi Tutto
Musical
On and off Broadway
Musical e commedia musicale in Italia
di Valerio Cappelli
24 marzo
Alla settantacinquesima edizione dei premi Oscar il film che ottiene il maggior numero di riconoscimenti, [...] crisi di crescita, si auspica una programmazione più ma anche gli altri 17 interpretidi questo piccolo miracolo italiano sono uno di songs, di commenti musicali per film. Nelle partiture migliori riuscì a fondere elementi jazzistici con il linguaggio ...
Leggi Tutto
programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...