CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] la rigida programmazione della sua esistenza gli avrebbero fatto presentire. Crederà di uscirne, anche Bamberini, non ad altro conducono se non alla riconsiderazione di un linguaggio poetico che abbia esasperato la propria specificità e che contro ...
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PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] metà del secolo, conobbe un impulso straordinario verso la programmazionedi un più moderno assetto economico-amministrativo dello Stato imperiale, cui gli uomini di cultura, gli studiosi di economia e i giuristi più impegnati dettero un contributo ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] , Lirici greci, Anceschi scrisse tre introduzioni, tutte riunite nell’ed. a cura di N. Lorenzini (Milano 1985); Ultima lezione e programma. 11 maggio 1981, in Studi di estetica (giugno 1981), poi in Itinerario aperto (Parma 1990); Tra Pound e ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] solo partendo dall’interno del linguaggio artistico» (Il cittadino e le note, in La primavera di Micromega, 2001, n. 2 nessuna istituzione musicale si sarebbe sognata di proporgli, come i due programmi mozartiani diretti su invito della Wiener ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Bruno de Finetti
Stefano Lucarelli
Giorgio Lunghini
Bruno de Finetti ha dato molti e importanti contributi alle scienze: alla matematica pura e applicata, alla teoria della probabilità, alle scienze [...] Enciclopedia Einaudi, 10° vol., 1980, p. 1146). La probabilità è invece l’espressione numerica di un giudizio soggettivo.
Cosa vogliamo dire, nel linguaggio ordinario, dicendo che un avvenimento è più o meno probabile? Vogliamo dire che proveremmo un ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] suo è un linguaggio moderno che accoglie, ad esempio, i movimenti di danza contemporanea (fox composers, a cura di D. Ewen, New York 1942, pp. 108-116; E. Zanetti, La lirica da camera di M.C.T., in Programma del X festival di musica contemp., Venezia ...
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LURAGHI, Giuseppe Eugenio
Nicola Crepax
Nacque a Milano il 12 giugno 1905, da Felice e da Giuditta Talamona, ultimo di quattro figli.
La famiglia era esponente di quella parte del ceto medio cittadino, [...] cerimonia inaugurale di A. Moro, allora presidente del Consiglio. Il programma era serrato e prevedeva l'avvio della catena di montaggio nel di raccolte di poesie e di romanzi, in molte delle quali, attraverso un uso particolare del linguaggio, ...
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ANDREATTA, Beniamino (detto Nino)
Fernando Salsano
La formazione politica e culturale
Nacque a Trento l’11 agosto 1928, figlio unico di Beniamino, funzionario e poi direttore della Banca di Trento e [...] Pandolfi) rifletteva la centralità conferita dal programmadi governo ai problemi economici che, accanto giorni successivi, assumendo nel linguaggio giornalistico il nome di lite delle comari in seguito alla replica di Formica: «Se un professore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giorgio Fuà
Pietro Alessandrini
È difficile racchiudere in un breve quadro rappresentativo la personalità, l’attività, il pensiero di Giorgio Fuà. Viene in soccorso la sua Nota autobiografica (in Trasformazioni [...] fermenti di una regione, le Marche, in fase di decollo economico, grazie a un nuovo modello di sviluppo non programmato, -sociali e a farsi capire con un linguaggio stringato e chiaro.
La capacità di sintesi è una caratteristica distintiva dei suoi ...
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BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] , le offriva «il linguaggio narrativo dei mosaici» e la contemplazione di «cadenze espressive» che di trasmissioni, sempre del Terzo Programma, intitolato Milano viscontea (1953) di cui pubblicò per la ERI i testi nel 1954, il programma Racconti di ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...