ANDREATTA, Beniamino (detto Nino)
Fernando Salsano
La formazione politica e culturale
Nacque a Trento l’11 agosto 1928, figlio unico di Beniamino, funzionario e poi direttore della Banca di Trento e [...] Pandolfi) rifletteva la centralità conferita dal programmadi governo ai problemi economici che, accanto giorni successivi, assumendo nel linguaggio giornalistico il nome di lite delle comari in seguito alla replica di Formica: «Se un professore ...
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MUNARI, Bruno
Rosa Monaco
– Nacque a Milano il 24 ottobre 1907 da Enrico Munari e da Pia Cavicchioni.
Il padre, capocameriere presso il ristorante Gambrinus di Milano e la madre, ricamatrice di ventagli, [...] immediatamente dopo, Munari, scettico nei confronti del linguaggio verbale, produsse opere di gusto quasi dadaista, tutte caratterizzate da un primari», definito dall’artista come la sua prima creazione di arte programmata (Id., 1993, p. 32) – e la ...
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BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] , le offriva «il linguaggio narrativo dei mosaici» e la contemplazione di «cadenze espressive» che di trasmissioni, sempre del Terzo Programma, intitolato Milano viscontea (1953) di cui pubblicò per la ERI i testi nel 1954, il programma Racconti di ...
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RONCONI, Luca
Claudio Longhi
– Nacque a Susa, in Tunisia, l’8 marzo 1933. Fin dalla tenera infanzia visse da solo con la madre Fernanda Nardi, insegnante di letteratura italiana con una forte vocazione [...] il regista arrivò a codificare un proprio linguaggio recitativo fondato sulla destrutturazione della classica actio stabili fu non solo la scelta di fare dei propri spettacoli lo scheletro portante della programmazione e dell’identità dei tre enti, ...
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MONTI, Paolo
Roberto Del Grande
MONTI, Paolo. – Nacque a Novara l’11 agosto 1908 da Romeo, di famiglia originaria di Anzola in Val d’Ossola, e da Noris Gragnoli.
La professione del padre, direttore [...] moderna, che coincise con l’evoluzione di un linguaggio personale capace di affrontare il tema del mutato rapporto tra della responsabilità intellettuale del fotografo: «per programmare e conservare occorre innanzitutto conoscere […]. Questo è ...
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MORLINO, Tommaso
Maria Antonietta Rinaldi
– Nacque a Irsina (Matera) il 26 agosto 1925, da Giovan Battista, notaio di Avigliano (Potenza), e da Silvia Scardaccione, figlia del barone Giuseppe e sorella [...] linguaggio» (ibid., p. 32). Ha osservato Francesco Malgeri: «I primi anni Cinquanta, riflettono, nella biografia di Tommaso Morlino, la ricerca di questo spazio e di del Bilancio e della programmazione economica in un momento di grave crisi si impegnò ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] prestigioso imprinting paterno - le lezioni di tecnica e dilinguaggio che il vivace panorama del dopoguerra andava - 3 miliardi e mezzo di lire soltanto sul mercato italiano nei primi cinque anni diprogrammazione - finendo fatalmente con l' ...
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CAMUSSI, Ezio
Cesare Corsi
Nacque a Firenze il 16 genn. 1877 da Giovanni e Candida Govi. La sua formazione si svolse a Roma, dove iniziò tredicenne gli studi di pianoforte con A. Vessella, completandoli [...] dramma di Sudermann, in base alla sua opera Feuersnot. Ne derivava uno slittamento nei tempi diprogrammazione, dilatati al teatro Verdi di Trieste) per quelle che furono giudicate audacie armoniche e per una certa crudezza dilinguaggio.
Dopo il poco ...
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TCHOU, Mario
Tommaso Detti
– Nacque a Roma il 26 giugno 1924 da Yin, diplomatico dell’ambasciata cinese in Italia, e da Evelyn Wang.
Ottenuta la maturità classica nel 1942, frequentò la facoltà di ingegneria [...] l’Elea 9002, e per potenziare le scarse capacità diprogrammazione della macchina si puntò a sviluppare un apposito software. di esemplari, pur permanendo alcuni problemi relativi al software (il laboratorio mise a punto un linguaggio denominato ...
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GILLI, Alberto Maso
Antonella Casassa
Nacque a Chieri, presso Torino, il 28 luglio 1840 da Vincenzo e da Felicita Serra, entrambi di professione sarti. Giovanissimo iniziò gli studi all'Accademia Albertina [...] della Reale Calcografia. In questa veste egli contribuì in modo significativo a rinnovare le linee diprogrammazione culturale di questa istituzione.
Oltre a riprendere la tradizione ritrattistica delle grandi genealogie, rivolgendosi in particolare ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...