Riabilitazione
Maurizio Maria Formica
Con il termine riabilitazione s'intende l'insieme dei mezzi utilizzati per restituire alla comunità quei soggetti che per qualsiasi motivo (disabilità fisica o [...] ai disturbi del linguaggio, hanno pertanto contribuito a chiarire che riabilitazione non è sinonimo di rieducazione motoria: il movimento rappresenta uno strumento del quale ci si può servire, non lo scopo del programma riabilitativo. Lo scopo ...
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Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] era ancora in cerca del suo linguaggio principe, dopo una fase sperimentale e dei trailer dei film in programmazione e dalle pubblicità commerciali, Stati nazionali. Con il grande movimento di uomini e di idee seguito allo shock del sanguinosissimo ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] neorealiste ma anche i testi realizzati nei diversi linguaggi espressivi (posizione ribadita nel nr. 60, di mac-mahoniens, dalla via della sala cinematografica alla cui programmazione furono legati, e che saranno protagonisti di una forma estrema di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La cibernetica inaugura, nella prima metà del Novecento, lo studio comparato degli organismi [...] ha contribuito a riqualificare molte aree di ricerca che si erano mostrate intrattabili con l’approccio della programmazione euristica della prima IA: dalla traduzione automatica alla comprensione del linguaggio naturale, dalla robotica alla visione ...
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film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] film, una volta che se ne conosca la lavorazione e il linguaggio, significa vederlo con altri occhi, meno ingenui e più consapevoli
quotidiani (giocattoli, libri, dischi, giochi di carte, passatempi, programmi televisivi) il film è quello che forse ...
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Centro sperimentale di cinematografia
Caterina D'Amico
Scuola di formazione superiore in campo cinematografico, fondata a Roma nel 1932. Comprende anche la Cineteca nazionale e la maggiore biblioteca [...] estetica e un nuovo linguaggio. Chiarini si propose quindi di creare un istituto di ricerca viva, che formasse Il sub-commissario Fernaldo Di Giammatteo si fece carico delle iniziative culturali: iniziò una programmazione dei film conservati nella ...
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Scientifica, cinematografia
Virgilio Tosi
Negli ultimi decenni del 20° sec. l'espressione cinematografia scientifica ha assunto significati più ampi rispetto al passato, quando si riferiva a film di [...] definita c. s. quella che fa un uso razionale del linguaggio delle immagini in movimento, realizzato con qualsiasi tecnica e per i apposite leggi sul cinema, di includere in ogni spettacolo anche un complemento diprogramma, costituito quasi sempre da ...
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MARCHESI, Marcello
Lorenza Miretti
Nacque a Milano, il 4 apr. 1912, da Luigi ed Enrichetta Volpi. Nella prima infanzia si trasferì a Roma dove rimase fino ai diciotto anni presso uno zio, alla morte [...] linguaggio cinematografico la parodia e la satira più immediatamente ispirate alla contemporaneità (Brunetta, pp. 99-101) in forma di , cui del resto collaborava sin dagli inizi della programmazione.
Il suo umorismo - ironico e surreale, breve ...
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ROMANI, Mario
Andrea Ciampani
– Nacque a Milano il 12 settembre 1917 da Ernesto, direttore di produzione dell’Isotta Fraschini, e da Carlotta Bonazzi.
Crebbe con i fratelli maggiori Bruno e Giulia nella [...] nello stesso linguaggio sull’autonomia degli attori sociali da letture neoclassiste, antindustriali e di antagonismo politico. all’inizio del 1975 la stessa DC nel programmare l’avvio del nascente Istituto di studi superiori Alcide De Gasperi.
Morì a ...
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TULLIO, Francesco Antonio
Francesco Cotticelli
TULLIO, Francesco Antonio. – Nacque presumibilmente a Napoli, intorno al 1660 (come risulta dal certificato di morte; Prota-Giurleo, 1927), figlio di Giuseppe [...] di riferimenti alla letteratura e al teatro coevo; lo musicò e ne firmò la dedica Michelangelo Faggioli.
Già da tempo il commediografo – impegnato peraltro anche nella programmazione pastorali e palesò distinzione dilinguaggio assai sensibile al ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...