Sport
Antonio Roversi
Lo sport moderno: una definizione
Malgrado l'attenzione che le scienze sociali hanno dedicato allo sport sia notevolmente cresciuta negli ultimi anni - in particolare a partire [...] di progresso, vale a dire all'idea che ogni miglioramento può essere a sua volta migliorato, il che, tradotto nel linguaggio diritti televisivi per 300 milioni di dollari, a dettare il programma dei giochi. Alle Olimpiadi di Seul, nello stesso anno, ...
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La televisione generalista commerciale, il broadcasting, che ha profondamente condizionato la vita politica nei sistemi democratici del 20° sec. (personalizzazione, aumento dei costi della comunicazione [...] o spin-doctors (il termine inglese spin viene dal linguaggio sportivo, in particolare da quello del cricket, e faziosità, la retorica patriottica, l’esplicita presa di parte che caratterizzano la programmazionedi Fox-News. Nata nel 1996 e diffusa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni [...] di un altro celeberrimo attore-autore attivo in questi anni: Ettore Petrolini.
Il panorama internazionale tra le due guerre
In sostanziale continuità con la programmazione del linguaggio usato sulle scene convenzionali, ridotto a codice di mera ...
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Robotica
Salvatore Nicosia
Il termine robotica indica l’insieme delle conoscenze teoriche, tecniche e applicative mediante le quali è possibile svolgere una o più delle seguenti azioni: studio, progettazione, [...] sistema sensoristico (sensori di distanza, di forza e di assetto), associato a opportuni programmidi calcolo da svolgere localmente anche con la finalità di assistere gli anziani e i disabili e di comunicare in un linguaggio naturale. In questo senso ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] le leggi. Ad alimentarli era la coscienza che il linguaggio delle immagini in movimento, oltre a essere sommamente suggestivo dalla programmazione obbligatoria per i film che avessero "insufficienti qualità artistiche, culturali o di dignità ...
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BATTISTI, Lucio
Alessandro Bratus
Nacque a Poggio Bustone, nel Reatino, il 5 marzo 1943, da Dea Battisti e Alfiero Battisti, impiegato amministrativo in una ditta che gestiva la riscossione delle imposte [...] della programmazionedi alcuni parti di tastiera presenti nel disco. Panella aveva un passato di scrittore G. Salvatore, Mogol-B.: l’alchimia del verso cantato. Arte e linguaggio nella canzone moderna, Roma 1997; F. Mirenzi, B. Talk. La ...
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FOA, Vittorio
Andrea Graziosi
Nacque a Torino il 18 settembre 1910, terzogenito di Ernesto Ettore (1871-1966) e di Lelia Della Torre (1883-1968).
I fratelli maggiori, Anna (1908-2006) e Giuseppe (1909-1996), [...] D’Aragona fiancheggiavano l’esperimento corporativo mantenendo tuttavia un «linguaggio del tutto estraneo allo stile fascista» (Il cavallo e di investimenti industriali spesso affidati all’industria di Stato. Dopo aver votato nel 1962 per il programma ...
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Sistema politico
David Easton
Introduzione
L'espressione 'sistema politico' designa l'oggetto di studio dei politologi, quello che si può definire il dominio della scienza politica. Nella sua accezione [...] lo sviluppo della programmazione lineare e della ricerca operativa, in cui una sequenza di eventi viene assimilata a mentale? A ciò si potrebbe rispondere che il linguaggio ha sempre la funzione di costituire la realtà. Come osservava lo psicologo ...
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PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] metà del secolo, conobbe un impulso straordinario verso la programmazionedi un più moderno assetto economico-amministrativo dello Stato imperiale, cui gli uomini di cultura, gli studiosi di economia e i giuristi più impegnati dettero un contributo ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] , Lirici greci, Anceschi scrisse tre introduzioni, tutte riunite nell’ed. a cura di N. Lorenzini (Milano 1985); Ultima lezione e programma. 11 maggio 1981, in Studi di estetica (giugno 1981), poi in Itinerario aperto (Parma 1990); Tra Pound e ...
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programmazione
programmazióne s. f. [der. di programmare]. – 1. a. L’operazione, l’attività, il risultato del programmare: la p. dello studio, della ricerca (o di una ricerca), del lavoro, della produzione; la p. delle vacanze, del tempo libero;...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...