CERRINI, Gian Domenico, detto il Cavalier Perugino (o Giovan Domenico Perugino)
Francesco F. Mancini
Nato a Perugia il 24 ott. 1609 da Francesco di Giovan Battista e "Orsolina sua consorte", fu battezzato, [...] legge anche nel Pascoli - "d'ordinedel cardinal Barberini".
La prima opera sicura del momento romano del C. resta dunque la tela in figure da un chiaro accostamento stilistico al moderno linguaggiodel Maratta confermano la tendenza dell'artista ad ...
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DE MAGISTRIS, Sigismondo
Simonetta Coppa
Appartenne ad una famiglia di pittori operosi nella prima metà del sec. XVI in area valtellinese e comasca; le notizie su di lui vanno dal 1515 al 1545.
Secondo [...] Profeta, èun affresco sul fianco destro della navata (prima campata) della chiesa di S. Vincenzo a Gera a mezza figura. Il linguaggiodel D. rivela qui elementi Sui basamenti dei semipilastri dell'ordine inferiore sono raffigurati i Padridella ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] ordini architettonici sui testi del Serlio e deldelprimo periodo non consente di giudicare il grado di attendibilità delle notizie biografiche del Malvasia relative agli esordi del compaiono accanto), ma il linguaggio architettonico, nonostante l' ...
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PONZANELLI, Giacomo Antonio
Fausta Franchini Guelfi
PONZANELLI (Ponsonelli), Giacomo (Jacopo) Antonio. – Nacque a Carrara nel 1654 da Giovanni, scultore in marmo di una famiglia di marmorari documentati [...] del marmo, appresa dal padre, e le sue acquisizioni dalla lezione pugetiana, nella direzione di un linguaggio quale fu anche padrino di battesimo delprimo figlio maschio della coppia, Gio. busti dei due santi dell’Ordine mercedario, S. Pietro Nolasco ...
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ERSOCH, Gioacchino
Alberto Racheli
Nacque a Roma il 6 luglio 1815 da Giuseppe Herzog, funzionario pontificio, e da Teresa Rudolf von Rhor. Fu egli stesso a fare modificare il proprio cognome italianizzando [...] del nuovo Stato italiano fu proposto dall'E. in occasione delprimo concorso per la nuova sede del una sobrietà di linguaggio che li situa 19-20, 1978, pp. 11-23; Id., Primi risultati dell'ordinamento dell'archivio dell'architetto romano G. E. (1815- ...
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GHETTI
Vincenzo Rizzo
Famiglia di scultori, marmorari e decoratori di origine carrarese attivi a Napoli e nell'Italia meridionale dalla fine del XVII agli anni Settanta del XVIII secolo. La prima testimonianza [...] formazione a Roma, testimoniato dal linguaggio berniniano che dimostrarono di possedere, "per due capitelli di marmo di ordine composito lavorati in Carrara da Giuseppe Poli più rilevanti ritratti napoletani delprimo quarto del Settecento, che servì ...
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GRIGI (de Grigis), Guglielmo, detto il Bergamasco
Matteo Ceriana
Figlio di Giacomo, non se ne conosce la data di nascita, fissabile intorno al 1480 in considerazione dello svolgimento della sua attività [...] aperti, in Michele Sanmicheli. Architettura, linguaggio e cultura artistica nel Cinquecento, a cura di H. Burns - C.L. Frommel - L. Puppi, Milano 1995, p. 232; J. McAndrew, L'architettura veneziana delprimo Rinascimento, a cura di M. Bulgarelli ...
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CUCCHI, Giovanni Antonio
Vittorio Caprara
Nacque agli Ondini, frazione di Campiglia Cervo (prov. di Vercelli), il 17 ott. 1690, da Giovanni Antonio e da Maria Savoia (Campiglia Cervo, Arch. parr., Battesimi [...] elemento più caratteristico dellinguaggiodel Cucchi.
La critica ci danno un valido aiuto le quadrature: nel primo gli ornati dell'Agrati, molto vicini a quelli dei vasto affresco con Gloria dell'Ordine francescano e di quello domenicano conservato ...
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MANFREDI, Manfredo (Manfredo Emanuele)
Raffaella Catini
Nacque a Piacenza il 16 apr. 1859 da Giuseppe e da Paolina Giuditta Bertani. Il padre, avvocato e docente di diritto civile presso la locale università, [...] palazzo di Giustizia (1884).
Il progetto delprimo, concepito, sulla base del bando, nella zona di Magnanapoli, si la medesima forma, denota un avvicinamento a un linguaggio più proprio del Quattrocento veneto che non dell'epoca classica a lui ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] rielaborò con originalità il linguaggiodel padre e seppe trovare pala d'altare per tramandare un ordine domestico in cui si rispecchia l . 129-134; A. Ghirardi, Una pittrice bolognese nella Roma delprimo Seicento: L. F., in Il Carrobbio, X (1984), ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
ordinare
v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme di oggetti, di elementi, ciascuno al posto...