COSMA di Iacopo di Lorenzo
Francesco Gandolfo
Padre di Luca e Iacopo, fu marmoraro attivo nel sec. XIII. Benché sul suo nome sia stato modellato quel termine di "cosmatesco" che, per tradizione, indica [...] del Giovannoni (1904) aver posto definitivamente ordine in questa intricata vicenda con un documento del a Subiaco in cui Iacopo svolge le prime sicure prove di un fare architettonico più linguaggio figurativo ancora legato al lessico di Lorenzo e del ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] possono collocarsi anche le prime scene mitologiche del L., come l'Amore e Psiche dell'Accademia di S. Luca, ordinata dal cardinale Pietro Ottoboni L. mette definitivamente a punto il suo linguaggio decorativo e celebrativo, sempre più orientato ad ...
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GUZZI, Virgilio
Flavia Matitti
Nacque a Molfetta il 23 dic. 1902 da Domenico, farmacista, e da Evelina Pedullà. Nel 1910, dopo alcuni anni trascorsi a Napoli, si stabilì con la famiglia a Roma. Fin [...] del vero. Una visione, questa, in perfetta sintonia con il clima di ritorno all'ordine, al mestiere e al museo, che informava la cultura europea dopo la prima spadiniana, a un linguaggio sintetico che porta all'adesione del pittore a soluzioni ...
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GIAROLA, Antonio, detto il Cavalier Coppa
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Figlio di Giacomo, nacque a Verona intorno al 1597.
I tentativi, peraltro suggeriti con cautela (Guzzo, p. 99), di identificare il padre con un Giacomo Giarola [...] linguaggio pittorico del G. fosse fortemente influenzato dall'arte dei bolognesi, specialmente da Reni, ma non nella sua primaordine compositivo, e destinata al citazionismo, nella riproposizione spesso fedele di prototipi ripresi dalle opere del ...
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GHEZZI, Domenico (Domenico di Bartolo)
Maria Elena Massimi
Nacque verosimilmente nel 1400 ad Asciano, vicino a Siena, dove si trasferì precocemente e svolse la sua attività di pittore tra il terzo e [...] del quarto decennio) una studiata approssimazione al nuovo linguaggioordine culturale. L'involuzione in senso goticheggiante, sensibile nelle commissioni cittadine del si collocherebbero nei primi anni del quinto decennio del Quattrocento (Bagemihl). ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] del risorto in cui lo scultore si misurava con una prima e organica rielaborazione dellinguaggio barocco di stampo algardiano. Tutti i rilievi del , Lucca 1923, p. 212; E. Riccomini, Ordine e vaghezza: scultura in Emilia nell'età barocca, Bologna ...
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PASSALACQUA, Pietro
Tommaso Manfredi
PASSALACQUA, Pietro. – Figlio di Giacomo e Francesca Amati, nacque nel 1690 a Messina (Manfredi, 1989a, p. 109), dove il padre, un doratore e fiorista originario [...] dove assistette al suo insediamento come primo architetto del sovrano sabaudo.
Il soggiorno di sottile reinterpretazione dellinguaggio borrominiano che il 13 febbraio 1734, innalzando quattro ordini di palchetti sul preesistente impianto a ...
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PALAGI, Pelagio
Francesco Franco
PALAGI, Pelagio. – Figlio di Baldassarre Michele Francesco e di Giuliana Raffanini (Collina - Poppi, 1996, p. 259) nacque a Bologna il 25 maggio 1775 (per motivi ignoti, [...] del palazzo di Giovanni Torlonia in piazza Venezia (distrutto ai primidel arti di Firenze.
Nel 1830 gli venne ordinata una tela di grande formato raffigurante S. di gusto neogotico, un linguaggio diffusosi soprattutto grazie alle pubblicazioni ...
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PANICONI, Mario
Alessandra Capanna
PANICONI, Mario. – Nacque a Roma il 1° maggio 1904, da Enrico e da Angela Nazzari.
Discendeva da una famiglia di architetti: il nonno, Giacomo, che aveva lavorato [...] tempo libero. Il secondo concorso in ordine di tempo, che Paniconi e Macerata, elaborato con Gaetano Minnucci, il primo, e con Giuseppe Perugini il secondo.
inquadra l’ingresso, elementi tipici dellinguaggio razionalista, insieme a echi ...
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GIOVANNI MARIA da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conoscono data e luogo di nascita di questo pittore e incisore attivo a Brescia tra la fine del XV secolo e l'inizio del successivo. Rimane sconosciuta [...] l'ottavo e il nono decennio del Quattrocento in una bottega bresciana dominata dal linguaggio figurativo di Vincenzo Foppa. L , anche se la prima stampa nota di G. risale solo al 1500.
Nel 1486 G. entrò a far parte dell'Ordine carmelitano: a partire ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
ordinare
v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme di oggetti, di elementi, ciascuno al posto...