La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] il regno dei successori, e solo dagli anni Sessanta del IV secolo si cominciano a notare i segni di un mutamento inizio, l’epoca in esame vede la definizione di un nuovo linguaggio artistico, in cui i due binari paralleli dell’espressionismo e del ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] meglio definita d’Europa. In altre terre segnate con limiti più incerti o interrotti, possono dei duelli; associare l’ideologia nazionale a specifici simboli della tradizione cristiana significa presentare la nazione con i caratteri di un linguaggio ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] Pagani e cristiani, ad esempio, accettano l’importanza dei miracoli come segni dell’intervento divino; entrambi ammirano gli uomini divini; A sua volta, attraverso l’analisi del linguaggio e l’interpretazione allegorica, la riflessione filosofica ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] lunghi, che non coincidono coi tempi delle azioni dei politici, e segnano le stagioni decisive della storia, la grandezza e la la città di Dio e la città degli uomini, o, in linguaggio kantiano, la comunità degli esseri ragionevoli e lo Stato che non ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] di Dio; destinatario di segni divini, supera con successo un processo di perfezione132.
Nel linguaggio eusebiano, εὐσεβής ha dunque Eus., p.e. II 2,52-61; VII 2,2; sul tema dei miracoli in Eusebio e sul suo debito nei confronti di Origene: A. Kofsky ...
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L’immagine di Costantino Magno nella storiografia ecclesiastica fra tardo Illuminismo e Novecento
Johannes Wischmeyer
La discussione su Costantino e la sua epoca nella storiografia ecclesiastica protestante [...] sarebbe manifestata nel fatto che egli avrebbe capito i segnidei tempi e avrebbe legato attivamente un evento straordinario come il , che è scritta con un linguaggio vigoroso, un accento critico nei confronti dei propri tempi. Tuttavia, il testo ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] aeternitas43. Sono certo segni esteriori, ma tradiscono classico in un linguaggio ancora sufficientemente preciso, giudici (9,1; 9,3-4). Di essi quelli relativi alla validità dei patti (9,1-6) risultano per l’appunto emanati nello spazio di poco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] si domanda,
conoscere la natura delle belve e degli uccelli e dei pesci e dei serpenti, e ignorare e trascurare la nostra natura di uomini, lo delle modificazioni che lasciano il segno. A livello lessicale il linguaggio denotativo della scienza si ...
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Il 311: l’editto di Serdica
Joachim Szidat
Per la politica interna dell’Impero romano e per il ruolo che il cristianesimo assume all’interno di questa realtà statuale, gli anni 310 e 311 rappresentano [...] con le divinità, o altri segni visibili a molti non sono inusuali proviene dal linguaggio della cancelleria è interpretata anche come suicidio indotto o come assassinio. Per un’analisi dei documenti, cfr. B. Müller-Rettig, Der Panegyricus, cit., pp ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] separate da rivalità secolari. Spesso, come segno dell’abbattimento simbolico delle barriere fra città
G.L. Fruci, Il sacramento dell’unità nazionale. Linguaggi, iconografia e pratiche dei plebisciti risorgimentali (1848-1870), in Storia d’Italia. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...