Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] in un monastero58.
I segni del monaco: l’abito e il linguaggio
L’abbandono del mondo 4: pronoias ton monasterion. Su legge imperiale e concili si vedano I canoni dei concili della chiesa antica II, I concili latini 1, Decretali, concili romani ...
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La croce in Occidente
Il simbolo e il monogramma
Mauro della Valle
«Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor, suspensus est patibulo»1. Lo splendido inno, ancor oggi [...] dell’imperatore caro a Dio insieme con quello dei suoi figli. Di questo segno salvifico l’imperatore si servì sempre come difesa di Nola nella sua Epistula 32 a Sulpicio Severo. Il linguaggio oscuro, teologico e simbolico, ha fatto sì che molteplici ...
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Liturgia
JJean Leclercq
di Jean Leclercq
Liturgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Liturgia e scienza liturgica. 3. Liturgia e storia. 4. Liturgia e teologia. 5. Liturgia e scienze umane. 6. Liturgia e [...] ', ma anche a modi di espressione diversi dalle parole: a gesti, a segni, a canti, a simboli di vario tipo. Deve scaturire da quel che 'umanità, e di ciascuno dei suoi membri: si vuole poter parlare a Dio, nel linguaggio di oggi, degli avvenimenti ...
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Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] ».
In tale interpretazione la croce diviene il segno del Cristo re e dei «veri cristiani» – veri christiani – che , Guerra santa e cristianità, in Id., Il sacro. Crociate e pellegrinaggi. Linguaggi e immagini, Torino 1993, pp. 276-299.
96 E.-D. Hehl, ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] setta, sebbene largamente impiegato nel linguaggio comune, a rigore non è applicabile sacramenti, che la Chiesa considera segni della grazia dotati di potere intrinseco generale composta di due camere, 'alta' (dei vescovi) e 'bassa' (basso clero), un ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] Pagani e cristiani, ad esempio, accettano l’importanza dei miracoli come segni dell’intervento divino; entrambi ammirano gli uomini divini; A sua volta, attraverso l’analisi del linguaggio e l’interpretazione allegorica, la riflessione filosofica ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] I puri di cuore (1923), Il segno della croce (1926) – e in particolare Il trono dei poveri (1928), per la sua dichiarata polemica – rivelazione del rapporto tra vita e linguaggio, meglio, vita che nel linguaggio resiste a ogni distruzione e violenza, ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] di Dio; destinatario di segni divini, supera con successo un processo di perfezione132.
Nel linguaggio eusebiano, εὐσεβής ha dunque Eus., p.e. II 2,52-61; VII 2,2; sul tema dei miracoli in Eusebio e sul suo debito nei confronti di Origene: A. Kofsky ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] le parrocchie siano dormitori e il loro linguaggio non aggiornato ai tempi. Le nuove , La Chiesa in Italia: da Loreto ai compiti del presente, in C. Ruini, Nuovi segnidei tempi, cit., pp. 21-22.
127 G. Formigoni, La lunga stagione di Ruini, ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] ancora investita dall’effetto dirompente dell’industria, eppure segnata dalla diffusione del lavoro a domicilio a prevalenza a un linguaggio da ministri di Cristo56. Attribuendo un significato salvifico al solo sacrificio della vita dei giusti, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...