Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] che ne fa cenno nel quadro più ampio dei casi di segmentazione della frase, che può così il sintagma nominale senza i segni della sua funzione grammaticale, la sinistra nella lingua pubblicitaria e nel linguaggio giornalistico, per il ‘forte dinamismo ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] dal 1426 e mostrano i segni della crescente sprovincializzazione culturale delle esperienza umanistica e il linguaggio della tradizione poetica epoche successive: il siciliano scritto usato nel corso dei secoli è atipico per la sua modernità, cioè ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] Petrarca, altri generi letterari conservano più a lungo i segnidei particolarismi locali. Il caso dell’Orlando furioso è esemplare . Sul piano lessicale la commedia ricercava un linguaggio comico medio e colloquiale attraverso locuzioni e forme ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] : 192).
La funzione poetica del linguaggio non è dunque solo un segno linguistico orientato su sé stesso (può e delle prime persone singolari dell’indicativo e del congiuntivo presente dei verbi di prima coniugazione sono più antiche di quelle, poi ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] che toccò tutti i segni esterni dell’identità locale ufficiale e dall’altra, a garanzia dei diritti delle minoranze linguistiche, la previsione linguaggio delle istituzioni e della pubblica amministrazione (➔ giuridico-amministrativo, linguaggio ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] date storiche), possono essere soppresse le prime due cifre, sostituite da un segno di ➔ apostrofo:
(35) Io sono del ’72, e mia sorella intanto è polemica sulla riduzione da 400 a soli 100 milioni dei fondi per il 5 per mille, mentre, al contrario, ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] , atteggiato in diversi modi; ➔ paragrafematici, segni) utilizzati per esprimere lo stato d’animo dei nuovi media) in alcune forme di scrittura giovanile non telematica, rappresentano pur sempre delle eccezioni (Antonelli 2009; ➔ giovanile, linguaggio ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] appropriate note, da un sublime linguaggio poetico accompagnate (Rossi 2002: 110 bianche e le differenze di colore dei tasti di semitono in taluni gli oggetti della natura, ma coll’esprimere con segni, che in sé stessi nulla dicono e meno dipingono ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] ampiamente predefiniti (cfr., ad es., ordini militari come segnare il passo!; ➔ militare, linguaggio).
Il grado di formalità è anche condizionato dalle intenzioni dei partecipanti alla comunicazione. Soprattutto in situazioni poco strutturate, quando ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] geografica dei fenomeni linguistici maturò in seguito al lento ma progressivo superamento della concezione del linguaggio come , che i rapporti tra i referenti, i concetti e i segni linguistici che li esprimono non siano affatto fissi e costanti, ma ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...