GUERRINI, Vittoria (Cristina Campo)
Simona Carando
Nacque a Bologna il 28 apr. 1923, unica figlia di Guido e di Emilia Putti.
Crebbe in un ambiente colto e raffinato, circondata da persone adulte e senza [...] sono due parole chiave nel linguaggio della G.) che consente di decifrare i segni e di intuire i misteri celati ininterrotta lezione delle fiabe è la vittoria sulla legge di necessità" (Parco dei cervi, p. 157: nuovo titolo dato a Diario d'agosto, ...
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GOTTIFREDI, Bartolomeo
Mauro Canali
Nacque a Piacenza all'inizio del XVI secolo, in una data che resta ignota, così come assai scarse sono le notizie intorno alla sua vita.
Di famiglia patrizia, fu [...] e versi, ballo, stratagemmi e segni convenzionali, gelosia, incontri, occasioni osceno o nel lubrico, con un linguaggio facile e comunicativo di ritmo quasi creare di proprio opere originali, la malignità dei critici ecc.), e il G. giustifica con ...
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ATTENDOLO, Giovan Battista
Claudio Mutini
Nacque da famiglia nobile a Capua intorno al 1536.
Il padre, Ambrosio, fu ingegnere militare e svolse in patria un'intensa e proficua attività dal 1546 al 1570; [...] pronto a rintracciare nella Liberata i segni precoci del nuovo orìentamento), dalla salutare il Tasso a Capua rendendo onore al più amato dei suoi poeti. Si spegneva nell'ottobre dello stesso anno, sulla base di un linguaggio audacemente metaforico. Ne ...
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GUIDACCI, Margherita
Simona Carando
Nacque a Firenze il 25 apr. 1921 da Antonio, avvocato, e da Leonella Cartacci.
Figlia unica, trascorse un'infanzia e un'adolescenza solitarie, a contatto con un mondo [...] bisogno di esprimersi in un linguaggio magari "impuro", ma denso 8, pp. 32 s.) e Burnt Norton (uno dei Four Quartets, in Paesaggio, giugno-luglio 1946, n. Quarto d'Altimo).
La raccolta nasce nel segno della difficile lotta per creare "forme" nella ...
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GIORGIERI CONTRI, Cosimo
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 16 ag. 1870 da Tommaso e Maria Frediani, in una famiglia aristocratica originaria di Massa.
Rivelando precoci doti artistiche, appena diciassettenne, [...] raffinata eleganza della versificazione, si manifestano segni di monotonia e di stanchezza), le che attraversò il linguaggio poetico italiano all' racconti e novelle del G., la gran parte dei quali pubblicati da editori di ampia diffusione (come ...
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PASQUALINO, Fortunato
Vincenzo Caporale
PASQUALINO, Fortunato. – Secondogenito di quattro figli, nacque a Butera (nei pressi di Caltanissetta) l’8 novembre 1923, da Luigi, carrettiere e mezzadro, e [...] tra filosofia greca, filosofia del linguaggio, cultura biblica. Traccia di questi gioia (Alba 1977), I segni dell’anima (Milano 1982), risalire all’essenza del messaggio cristiano, spogliato dei riti e dei dogmi, rinvenendovi una «sfida d’amore, ...
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GALDIERI, Rocco
Giorgio Taffon
Nacque a Napoli il 18 ott. 1877 da Michele e da Rosa Cipriani.
Il padre, chimico farmacista, avrebbe voluto avviarlo alla professione di medico o di farmacista, continuando [...] e gravità i segni della sindrome asmatica che nell'antico, colorito, ancora grossolano linguaggio materno, irto di convenzioni locali, una (rist. anast.), a cura di N. D'Antuono, Cava dei Tirreni 1990, pp. 96 s. Si vedano inoltre le voci relative ...
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GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] periodico, Fra Rocco (1860-62), in cui con linguaggio ora crudo, ora ironico, accusava di corruzione la Chiesa nemico dei Borboni, segnalava le prime avvisaglie del trasformismo e, in polemica con i nuovi ordinamenti statali, avvertiva i segni della ...
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CORADO
Paolo Procaccioli
Vissuto a Padova nella seconda metà del Quattrocento, C. non è altrimenti conosciuto che per un poemetto macaronico in esametri, la Tosontea, dove si definisce "vir amaistratus".
L'opera [...] là di una pur innegabile comunanza di linguaggio e di genere (Padoan), si approdasse sembra comunque poter sfociare, allo stato dei fatti, in un giudizio più sicuro del sec. XVI della Biblioteca Bertoliana di Vicenza (segnato G. 1. 10. 22, ora G. 7 ...
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CAVANI, Guido
Eugenio Ragni
Nacque a Modena il 5 ott. 1897 da Remigio e Corinna Brugnoli, primo di cinque figli. La pur dignitosa modestia, della famiglia (il padre era cameriere) non gli permise di [...] toni e stilerni del linguaggio quotidiano.
Aveva intanto ottenuto (1954), Riposo d'ogni giorno (1955), Nei segni della festa (1957), Nei ritorni a me stesso di Torino) poesie e racconti, molti dei quali raccolti in Racconti in penombra (Modena ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...