DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] segnò un ulteriore progresso compiuto nel genere comico dal D., che allontanandosi ormai definitivamente dal rossinismo e dalla tradizione settecentesca poteva esprimersi con un suo linguaggio in Diz. della musica e dei musicisti, II, Le biografie, ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] e quella romana, tra gli eventi dei propri tempi e quelli che segnarono il passaggio di Roma da potenza caratteri tipici dello stile omerico, e sulla distinzione tra linguaggio poetico e linguaggio oratorio; intanto si dedicava tra il dicembre del '23 ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] 1790, "in arbitrio del principe i valori delle cose ovvero i segni di quei valori" (Giambattista Bogino,in I Filopatridi,p. 22), che, secondo l'immagine di Giacomo Giovanetti, "il linguaggio stesso dei liberali era agghiacciato" (cit. in F. Patetta, ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] e mostrano i lumi de' rilievi, e così col lume profundano l'ombre dei piani e compagnano i colori diversi insieme di modo, che per quella diversità sua parola-segno contribuisce al proprio discredito, d'altro canto il linguaggio dello scrittore crea ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] rommedia e consentono all'autore di tradurre m linguaggio scenico una piccola folla di personaggi boriosamente e parodistica e caricaturale), riesce a colpire nel segno e costituisce uno dei documenti capitali del Cinquecento; l'opera va ...
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GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] accettato la carica per ordine di Enrico III: ma il racconto di Bruno di Segni (cfr. Mon. Germ. Hist., Libelli de lite…, a cura di E. assume il linguaggio di una tradizione che è inevitabilmente giuridica, risalendo al mondo dei principî fondanti ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] a fianco del Cusatro nella caccia e nella punizione dei falsari (lett. del Cusatro del 16 apr. 'amata donare ad un altro il sorriso e i segni d'amore che furono suoi (93), maledice la portato a riconoscere nel linguaggio boiardesco, ibrido dal punto ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] del padre dove è segnata una cospicua ricompensa per Erasmo.
Sappiamo inoltre che a Venezia il C. era familiare dei Torresani e che s' di fronte al Viglio).
Nell'oratio, che per ampiezza e linguaggio ha il tono di un trattato apologetico, il C. non ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] non solo fu il più importante della sua formazione, ma che segnò in modo assai profondo il suo pensiero e la sua intera ampio spazio il linguaggio del simbolo e delle immagini, ciò che consente, ancor più che la cristianizzazione dei miti pagani, il ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] di simpatia che li rende non di rado dei protagonisti. In effetti, né l'una né delle parti), mentre il conclamato realismo del linguaggio, gergale e allusivo, rivela la sua quale confessava di aver posto "il segno di tutta l'ambizione"); più astiose ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...