barbariche, invasioni
Chiara Frugoni
La fine del mondo antico
Alla fine del 4° secolo d.C. l'Occidente era povero, in piena decadenza; l'Oriente invece era ricco, con grandi e belle città. Di fronte [...] di invasioni barbariche, per opera degli Unni e dei Vandali, dilagò solo in Occidente, sommergendolo. barbari ci hanno lasciato molti segni della loro civiltà. Fecero conoscere origine coloro che parlavano un linguaggio astruso e incomprensibile.
Un ...
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Anatomia e medicina
Vena p. (o semplicemente p.), collettore venoso che convoglia al fegato la maggior parte del sangue refluente dall’apparato digerente e dalla milza. Si tratta di un tronco venoso assai [...] , poi con interessamento del linguaggio e del sistema motorio, con tremori, segni di danno cerebrale focale, sbarramento mobile di ritenuta delle acque; in particolare, le p. dei bacini di carenaggio, delle conche di navigazione, di alcuni tipi di ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] solo parole d'ordine, segni di riconoscimento, ma va un metodo che non sfugge né alla rigidezza dei modelli né al rischio di un completo aggrovigliarsi in inglese il termine resta confinato al linguaggio tecnico della filosofia, mentre in francese ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] Pietro Cantore, il più influente dei maestri parigini alla fine del XII secolo.
Questi studi segnarono profondamente il suo modo di o addirittura cattivo, e non esitava a usare un linguaggio diretto perfino nelle occasioni cerimoniali. Il suo zelo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] maturità delle culture e delle civiltà. E a questa luce il linguaggio, i miti, i riti, le credenze, le mentalità, i esulare, e poi, e soprattutto con la Storia dei Musulmani di Sicilia (1854-1872), che segnò una data insuperata in questa materia, e fu ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] ideali offuscati da incomprensioni e avvilenti deformazioni. Segna uno dei momenti più alti della civiltà moderna la nei suoi momenti teoretici e pratici e in espressioni quali il linguaggio o il mito, con le realizzazioni ‛oggettive', quali si ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] segno del potere, all'arcidiacono Bonifacio, un romano di origine gota. Si trattava di una novità nell'ambito della prassi che regolava l'elezione dei origine greca (papas, pappas), caratteristico del linguaggio familiare, il cui utilizzo in senso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] Introduzione allo studio dei «Quaderni del carcere», 1999, p. 153) estende, complica e traduce in linguaggio comunista e insieme desanctisiano un supermercato di stili, un repertorio aperto di segni a cui attingere secondo necessità. Svuotato di ogni ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] re di Sicilia, secondo antiche intese con Innocenzo III. L'atto segnò la inequivoca volontà di Federico di mantenere per sé l'Impero e il Voi non chiamiate, con improprietà di linguaggio, pregiudizio la difesa dei nostri diritti. Il fatto che i ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] e la madre Emilia dei signori di Guarcino (detti anche "di Patrasso"), imparentata con i conti di Segni, ebbero vari figli dopo nel 1297 il proprio arbitrato per la pace, con un linguaggio molto conciliante, che si direbbe prenda lo spunto dalla ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...