COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] della C., Vittoria.
La C. è uno dei personaggi più tipicamente rappresentativi di quel nodo di per tradizione classica, il segno della svolta operata nei della salvazione per fede.
Decantato il proprio linguaggio poetico nel lungo silenzio tra il 16 ...
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CIANO, Galeazzo
Gianpasquale Santomassimo
Nacque a Livorno il 18 marzo 1903 da Costanzo e Carolina Pini. Durante la prima guerra mondiale si trasferì con la famiglia a Venezia, dove frequentò il ginnasio [...] settembre 1936 fu firmato un accordo italo-iugoslavo che segnava la ripresa dei rapporti economici dopo le sanzioni, e il 25 le democrazie occidentali potevano accettare solo il linguaggio della forza e dei fatti compiuti, e contribuirono ad orientare ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] quesito che avevo tentato di sciogliere ... nell'Europagiovane: aquali segni si possa riconoscere se un popolo ascende o decade. Onde il un nuovo linguaggio storiografico. Anche per il neomommsenismo e neorenanismo dei traits modernes,consciamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] dei più umili e dei più colti: le bonifiche, la vita dei pastori, le sedi rurali, le forme dei campi, insomma la faccia della Terra intesa come gigantesco repertorio di segni filosofia, la storia e il linguaggio».
Così, nella reiterata affermazione di ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] tratti somatici il F. portava i segni dell'ascendente normanno. "Grande e modesto ", egli aggiungeva, "che il linguaggio del Magistrato sia quello delle leggi delle sue ricchezze. Il barbaro sistema dei maggiorati, e dei Feudi fa, che io sia anche ...
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Onorio III
Ovidio Capitani
Dal particolare punto di vista in cui ci si vuole collocare, di valutare l'azione e la personalità dei pontefici romani in relazione con la figura e l'opera politica di Federico [...] ove si volesse portare all'estremo l'esegesi del linguaggio della Curia ("quasi tota dependet" consigliava O. diverse, ma di indubbio spicco del suo entourage, Ugolino dei Conti di Segni e il suddiacono e cappellano Alatrino.
Il cardinale vescovo di ...
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CESARE d'Este, duca di Modena e Reggio
Tiziano Ascari
Nacque il 1º ott. 1562, terzogenito di Alfonso d'Este marchese di Montecchio e di Giulia Della Rovere: prima di lui erano nati Alfonso (morto nel [...] ; e molti anni dopo il padre si risposò con Violante Segni, dalla quale già aveva avuto due figli: Ippolita ed Alessandro della Spagna tenevano un diverso linguaggio secondoché parlassero all'uno o all'altro dei contendenti: l'ambasciatore francese ...
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DE FERRARI (Ferrari), Orazio
Alessandra Frabetti
Figlio di Andrea Ferrari e di una Martetta, nacque a Voltri (Genova) il 22 ag. 1606 (Voltri, Arch. d. chiesa di S. Erasmo, Notaio Geronimo Merello, filza [...] caratterizzazione dei tipi degli apostoli, delle loro espressioni e della loro gestualità accostabile al linguaggio dell' della Galleria, mentre la Storia di Alessandro Magno, con i Segni dello zodiaco nei pennacchi, affrescata nella sala del trono, ...
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DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] ecc.) che rimanda al linguaggio e alla ispirazione di Il Piccolo (2 sett. 1879), dove, a proposito dei versi di Carducci, il D. scriveva che essi erano serie di scelte ideologiche e politiche che segnarono l'ultimo ventennio dell'Ottocento in Italia ...
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preistoria
Elisa Manacorda
La storia umana prima della scrittura
Da resti di ossa, tracce di accampamenti, pitture, ornamenti e oggetti di uso quotidiano lo studioso della preistoria cerca di ricostruire [...] moderno) – a sviluppare il linguaggio articolato. Questo permise un cambiamento dei prodotti della terra, per ricordare commerci e compravendite di terreni. Già alla fine del 4° millennio a.C. i Sumeri avevano ideato un sistema di circa 1.500 segni ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...