L'Ottocento: scienze mediche. Psichiatria e istituzioni
Elaine Murphy
Psichiatria e istituzioni
Il termine 'psichiatria' è entrato nell'uso comune soltanto verso l'inizio del XX sec., ma la nascita [...] .
La nosologia psichiatrica e la classificazione delle psicosi
La psicopatologia descrittiva si occupa del linguaggio relativo alla descrizione di sintomi e segnidei disturbi psichiatrici, la nosologia invece studia le regole in base alle quali i ...
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Morte cerebrale e coma
Carlo Alberto Defanti
Gli stati di sonno, coma e morte sono accomunati dal fatto che in tutti e tre è assente la coscienza. In una prospettiva strettamente clinica, può essere [...] sono possibili né i movimenti né il linguaggio a causa della paralisi dei muscoli corrispondenti. Ciò è dovuto all' non si è avverata per intero, ma ha certamente colto nel segno per quanto riguarda il ricorso al cadavere come fonte di organi. ...
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Nascita
Giovanni Bucci
Laura Ligi
Francesco Spagna
La nascita è il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all'evento fisiologico del parto sia con significato più ampio e [...] dei minori ed è reso adottabile.
Aspetti antropologici
di Francesco Spagna
1.
Un evento naturale
La nascita segna serie di canti per facilitare il travaglio. In questo testo il linguaggio è mitico-simbolico, ma ogni sua parte corrisponde a una fase ...
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SCUOLA MEDICA SALERNITANA
EEdoardo D'Angelo
Gli studi scientifici sulla Scuola medica salernitana, che si possono far partire dalla Collectio Salernitana, curata da Salvatore De Renzi (metà del sec. [...] prima con diligenza alla presenza dei Nostri ufficiali e dei maestri della stessa disciplina". La scienza del linguaggio, base di la scienza, in Federico II e l'Italia. Percorsi, luoghi, segni e strumenti, Roma 1995, pp. 157-161; G. Orofino, I ...
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Trauma
Giorgio Santilli
Luciano Accogli
Olga Pozzi
Con il termine trauma (dal greco τραῦμα, "ferita") in medicina si indica una lesione prodotta nell'organismo da un qualsiasi agente capace di azione [...] concettualizzazione dei 'fantasmi originari', concepiti come organizzatori dell'inconscio: sono, nel linguaggio freudiano già detto, l'elaborazione del concetto di trauma è stata segnata dall'esigenza di restituire al polo dell'attività del soggetto ...
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Tatuaggio
Marco Aime e Franco Buttafarro
Per tatuaggio si intende genericamente un segno permanente, che viene impresso sulla pelle attraverso l'introduzione nel derma di pigmenti accuratamente distribuiti [...] segno tipico delle culture più arretrate, come viene testimoniato da numerosi commenti dei cronisti dell'epoca a proposito dei popoli a. serra, Il tatuaggio. Storia e interpretazione di un linguaggio del corpo, Bologna, Pendragon, 1995.
r.g. wheeland ...
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Sincope
Giancarlo Urbinati
Nel linguaggio medico, si definisce sincope (dal greco συγκοπή, derivato di συγκόπτω, "spezzare") la sospensione, perlopiù transitoria, della coscienza, provocata da improvvisa [...] esordio graduale o improvviso, l'esistenza o meno di segni prodromici, la durata della perdita di coscienza, la lingua, l'amnesia al risveglio consentono, nella maggior parte dei casi, un'agevole differenziazione dall'epilessia e un orientamento sul ...
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FEDERICI, Cesare
Mario Crespi
Nato a Serravalle di Chienti (Macerata) il 9 febbr. 1838 da Francesco, medico, e da Marianna Tommasini, studiò medicina nelle università di Camerino, di Bologna e di Firenze, [...] dei suoni del cuore in ordine alla diagnosi fisica dello stomaco. Osservazioni, in Riv. clinica di Bologna, s. 3, I (1881), pp. 513-517. Degni di menzione, inoltre: Studi di semeiotica, in Lo Sperimentale, XLI (1887), pp. 561-568; Nuovi segni ...
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mutismo acinetico
Vito Antonio Vetrugno
Condizione di apparente vigilanza con cicli spontanei di chiusura e apertura degli occhi, ma senza manifestazioni evidenti di attività psichica e con scarsa e [...] stereotipata motilità spontanea. I segni obiettivi di danno delle vie motorie sono limitati e gli occhi danno l’ del terzo ventricolo che presentava una marcata riduzione dei movimenti e del linguaggio pur conservando uno stato di vigilanza e la ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...