JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] ebbe modo in parte di dimostrare l'evoluzione romana del suo linguaggio con la sistemazione del coretto della chiesa di S. Gregorio (nella ricavate sopra le cappelle segnate da diaframmi mistilinei, dall'esaltazione dei nodi della struttura portante ...
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CRESTI, Domenico, detto il Passignano
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Figlio di Michele, nacque a Passignano fraz. di Tavarnelle Val di Pesa, presso Firenze nel gennaio 1559 (Nissman, Disegni..., [...] iniziati dal Vasari nella cupola di S. Maria del Fiore, segnò una tappa fondamentale per l'evoluzione artistica del Cresti. Tutte del secolo si nota nel linguaggio artistico del C. una forte influenza dei contemporanei pittori fiorentini, non tanto ...
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DAL PONTE, Iacopo, detto Bassano
William R. Rearick
Figlio del pittore Francesco il Vecchio e, verosimilmente, della sua prima moglie Lucia Pizzardini, nacque a Bassano del Grappa (in prov. di Vicenza) [...] (1532-38), sono di formato arcaico e presentano qualche segno di collaborazione da parte dei fratelli del D.; lo stesso dicasi per la serie di quando aveva assorbito completamente il loro linguaggio formale nel proprio patrimonio stilistico, facendone ...
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FOLO, Giovanni
Rossella Leone
Nacque a Bassano il 20 apr. 1764 da Pietro, agiato possidente, e da Angela Bravo. Dopo una formazione nella città natale con il pittore Giulio Golini, fu allievo a Venezia [...] senza preziosismi cromatici e pittorici, alleggerendo le combinazioni di segni e contrasti luminosi. Questa fu tuttavia l'unica volta modellarsi e maturare sulla base del linguaggio grafico degli autori dei disegni preparatori. Come già la limpidezza ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] Borghese e soprattutto l'Adorazione dei magi della National Gallery di Londra, segnata da quella magica ambientazione notturna, paesaggi, dimostrano la completa acquisizione del linguaggio decorativo giuliesco e anticipano la successiva evoluzione ...
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PARODI, Domenico
Mariangela Bruno
– Nacque a Genova nel 1672 (Franchini Guelfi, 1988b, pp. 280, 293) dallo scultore Giacomo Filippo Parodi. Indirizzato agli studi classici, dimostrò una propensione [...] p. 114, n.1).
Il 1695 segnò il suo esordio nel contesto genovese: nell’uso di un linguaggio allegorico articolato in formule di D. P. per le statue del Belvedere di Vienna, in Bollettino dei Musei civici genovesi, XVIII (1996), 52-54, pp. 99-102; ...
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POMODORO, Giorgio
Francesco Santaniello
POMODORO, Giorgio (Giò). – Nacque a Orciano di Pesaro il 17 novembre 1930 da Antonio e da Beatrice Luzzi.
Nel 1945 si trasferì con la famiglia a Pesaro, dove [...] invece, ricoprì le superfici dei bronzi con fitte iterazioni segniche e tracciati geometrici regolati ortogonalmente (Segni e tracce, 1958, bronzo contenuti simbolici o narrativi con il solo linguaggio astratto, senza fare ricorso ad alcuno stilema ...
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DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] compositivi e sostenuto da un estremo controllo dei partiti formali, segna l'altro capolavoro di questi anni: la a classicizzare, non di rado in chiave assai originale, il linguaggio stanzionesco negli Angeli che impongono il cingolo della castità a s ...
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LOMI, Artemisia
Luca Bortolotti
LOMI (Gentileschi), Artemisia. -Nacque a Roma l'8 luglio 1593, figlia del pittore Orazio e di Prudenzia di Ottaviano Montoni, e due giorni dopo fu battezzata nella chiesa [...] tela è risultata autentica all'analisi dei raggi ultravioletti. Ciò non vieta di prezioso per verificare l'evoluzione del linguaggio pittorico della L. alla fine di successivo la L. risiedette a Venezia. Segni di tale soggiorno in laguna si ricavano ...
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DE' PIERI (di Pieri, Pieri) Giovanni Antonio
Margaret Binotto Soragni
Nacque a Vicenza il 1º ag. 1671 da Natale e da una Angela (Saccardo, 1981, p. 3; Id., 1983, p. 6) e fu battezzato il 4 agosto seguente. [...] , ad un linguaggio formalmente composto, del maestro vicentino inizia a dar segni di stanchezza: esempi di tale XII, pp. 58, 217; XIII, pp. 38, 47; S. Ticozzi, Diz. dei pittori dal rinnovamento delle belle arti fino al 1800, Milano 1818, p. 132; F. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...