Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] 10, 18) è, nel linguaggio biblico, una perifrasi della comunione rimaneva viva nella memoria, grazie ai segni di croce che venivano incisi (di il numero di sostegni poteva variare da uno, come nel caso dei già citati a. a blocco, fino a un massimo di ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] opere dell'arte omayyade adottino il linguaggio visivo della Tarda Antichità e, anche non sufficiente. È vero che la decorazione dei palazzi, del bagno di Quṣayr ῾Amrā, Più difficili da spiegare sono i primi segni di una nuova estetica, che appaiono ...
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preistoria
Elisa Manacorda
La storia umana prima della scrittura
Da resti di ossa, tracce di accampamenti, pitture, ornamenti e oggetti di uso quotidiano lo studioso della preistoria cerca di ricostruire [...] moderno) – a sviluppare il linguaggio articolato. Questo permise un cambiamento dei prodotti della terra, per ricordare commerci e compravendite di terreni. Già alla fine del 4° millennio a.C. i Sumeri avevano ideato un sistema di circa 1.500 segni ...
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Anello
A. Ghidoli
L'a. è un ornamento circolare del dito, di antichissima origine, la cui denominazione deriva dalla forma stessa dell'oggetto; anulus è infatti, in lat., il diminutivo della parola [...] individuabile in base alla destinazione d'uso dei pezzi, è quella degli a. utilizzati come segni distintivi di una particolare dignità, categoria, , maggiormente sensibile nei confronti del linguaggio bizantino. Due interessanti esemplari della ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] C, per notare la consonante velare sonora. Nella stessa epoca, dei tre segni che indicavano la consonante sorda, C Q K, l’ultimo assorbita dalla logica in vista di una filosofia del linguaggio che abbandona completamente lo studio dell’ornatus, come ...
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Anatomia e medicina
Vena p. (o semplicemente p.), collettore venoso che convoglia al fegato la maggior parte del sangue refluente dall’apparato digerente e dalla milza. Si tratta di un tronco venoso assai [...] , poi con interessamento del linguaggio e del sistema motorio, con tremori, segni di danno cerebrale focale, sbarramento mobile di ritenuta delle acque; in particolare, le p. dei bacini di carenaggio, delle conche di navigazione, di alcuni tipi di ...
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EPIGRAFE
P. Orsatti
Per e. o iscrizione, considerando qui i due termini come equivalenti, si intende un testo di natura commemorativa, enunciativa o designativa, di solito di non lunga estensione, inciso [...] il sec. 12°, il linguaggio epigrafico venne profondamente modificato da di elementi che, uniti alla presenza di segni speciali come la nota tironiana per et in di apparato usata nelle parti del titolo dei codici e la capitale epigrafica.
Bibl.: E ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] Domizia, moglie dell'imperatore.
L'età dei Flavi e poi tutto il II sec. segnano nella storia dell'architettura romana una reazione del ninfeo) ha dato una singolare ricchezza di linguaggio architettonico al complesso, che ha il suo tratto stilistico ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] a far parte del linguaggio figurativo romano contribuendo, quale espressione dei profondi mutamenti sociali e con Augusto e Roma (v. vol. iii, fig. 1215), la cui esecuzione è segnata a dopo il 29 a. C., data dell'editto che regolava il culto in parola ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. La Mesopotamia
Francesca Baffi
Frances Pinnock
Rita Dolce
Antonio Invernizzi
Roberta Venco Ricciardi
Carlo Lippolis
Hartmut Kühne
Gian Maria Di Nocera
Roger [...] trovano soprattutto in questa forma espressiva una sostanziale unità di linguaggio e di tradizione da Mari, ad Assur, all'area di Isin-Larsa l'area non è edificata, segnando forse un allentamento dei vincoli di proprietà, ma nel livello successivo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...