MOLINARI, Antonio
Federico De Martino
– Nacque a Venezia il 21 genn. 1655 da Giovanni e una non meglio precisata Paolina (Moretti, 1979, p. 67).
La formazione del M. avvenne sotto la guida del padre, [...] 1682 consigliere, ricoprì la carica di sindaco del Collegio dei pittori, segno di un pieno inserimento nella scena artistica della città ultime opere del M., che seppe abbandonare il linguaggiodei tenebrosi con cui aveva esordito venti anni prima. ...
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VENUSTI, Antonio Maria. –
Alessandro Pastore
Nacque a Grosio in Valtellina (anzi «de Castello Sancti Faustini», come egli stesso dichiarava sul frontespizio della sua Balneorum Burmiensium descriptio), [...] Venusti ne esalta le doti di predicatore (dottrina, linguaggio, gestualità) e lo ritrae come un combattente della i sintomi e la terapia, segnalando la modificazione nel tempo deisegni distintivi, come la presenza di papulae o exhantemata (petecchie ...
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NOVELLI, Gastone
Paola Bonani
– Nacque a Vienna il 1° agosto 1925, primogenito di Ivan, addetto militare presso l’ambasciata italiana, e della nobildonna austriaca Margherita Mayer von Ketchendorf.
Poco [...] possibile declinazione visiva deisegni-lettera e deisegni-parola, proprio nel 1961 realizzò alcuni dei suoi capolavori, rafforzarono in lui la convinzione dell’esistenza di un linguaggio primordiale e originario, dalle valenze magiche, che affondava ...
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MARZOLO, Paolo
Leonardo Savoia
– Nacque a Padova il 13 marzo 1811 da Antonio e da Francesca Casagrande.
Ingegno precoce, a quattordici anni seguì il corso di filosofia nell’Università di Padova continuando [...] gli suggeriscono l’importanza deisegni visivi come mezzo per sviluppare le capacità intellettuali dei sordomuti, dato che secondo (ibid., p. 372). Il meccanismo fisiologico sotteso al linguaggio richiede che la ricerca su di esso «deve cominciare ...
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ROSSI-LANDI, Ferruccio. –
Roberto Gronda
Nacque a Milano il 1° marzo 1921, figlio di Gino e di Elvina Bünger.
Il padre, senese di origine, si era trasferito a Milano per intraprendere un’attività imprenditoriale. [...] successivi degli anni Sessanta – raccolti nei volumi Il linguaggio come lavoro e come mercato (Milano 1968) e Semiotica e ideologia (Milano 1972) che, insieme con Metodica filosofica e scienza deisegni (Milano 1985) vanno a comporre la cosiddetta ...
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PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino
Gabriele Scalessa
PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino. – Nacque a Santarcangelo di Romagna, il 13 agosto 1923, da Luigi Renato, impiegato comunale noto in paese [...] espressive e i contenuti psicologici che danno forma a un linguaggio siano i medesimi durante l’età puberale, in Italia come quale si era allontanato, prediligendo piuttosto una riduzione deisegni diacritici, e ricorrendo ai soli accenti acuto e ...
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MENNA, Filiberto
Edoardo Piersensini
– Nacque a Salerno l’11 nov. 1926 da Alfonso, funzionario comunale, poi sindaco, e da Gemma Giuliano. Conseguita la maturità classica nel liceo T. Tasso della città [...] della pittura, fondato esclusivamente sulle relazioni sintattiche deisegni all’interno del quadro e non sulla 1989, a cura di A. Cascavilla, Salerno 1991; B. Bandini, I linguaggi della critica, Santarcangelo di Romagna 1996, pp. 124-126, 164-168 ...
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LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] "biblioteca viva ed aperta" (Sarchiani), che lo avvicinò alla lettura dei philosophes. Dopo la laurea in utroque iure fece pratica legale a La logique) e all'evoluzione naturale del linguaggio, dei suoni e deisegni atti a nominarli (J.-J. Rousseau, ...
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TARRA, Giulio
Angelo Gaudio
– Nacque a Milano il 25 aprile 1832, da Stefano, fruttivendolo ambulante, e da Antonia Allegri, lavandaia.
Compì i suoi primi studi presso le scuole Arcimboldi di Milano, [...] , basato sulla trascrizione dell’alfabeto in un linguaggio di segni, e seguendo gli esempi di Antonio Provolo e G. T. ed i suoi avversari, Milano 1894; G. Broggi, L’istituto dei sordomuti poveri di Milano. Dal T. al Casanova (1853-1911), in Memorie ...
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FILONI, Girolamo
Maria Gioia Tavoni
Non si conoscono notizie sulla vita di questo stampatore attivo a Ferrara dal 1687 al 1705. Si può comunque ripercorrere la sua attività attraverso le edizioni rintracciate [...] si notano, in alcune incisioni, raffigurazioni deisegni del celebrante nella liturgia pasquale. Fu un M. G. Tavoni, Di una rara edizione poetica del Filicaia, in Il linguaggio della biblioteca. Scritti in onore di D. Maltese, a cura di M. Guerrini ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...