CAROLI, Gian Francesco Nazareno
Mario Themelly
Nato a Modena il 23 ott. 1821 da Giuseppe e da Maria Rabitti, appena compiuti i primi studi entrò nell'Ordine dei minori conventuali assumendo il nome [...] , onde non dare nell'occhio di Gioberti e dei giobertiani ch'io fossi un rosminiano. Mi promise nuova nella impostazione e nel linguaggio: Del magnetismo animale ossia pensiero. Studi e proposte) segna infatti il definitivo superamento del vecchio ...
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GUIDACCI, Margherita
Simona Carando
Nacque a Firenze il 25 apr. 1921 da Antonio, avvocato, e da Leonella Cartacci.
Figlia unica, trascorse un'infanzia e un'adolescenza solitarie, a contatto con un mondo [...] bisogno di esprimersi in un linguaggio magari "impuro", ma denso 8, pp. 32 s.) e Burnt Norton (uno dei Four Quartets, in Paesaggio, giugno-luglio 1946, n. Quarto d'Altimo).
La raccolta nasce nel segno della difficile lotta per creare "forme" nella ...
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MORO, Pietro
Laura Mocci
– Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore veneto attivo tra gli ultimi tre decenni del XVIII secolo e i primi due del secolo successivo. Figlio di [...] grande tradizione settecentesca veneziana. Di segno diverso il linguaggio adottato in occasione di committenze -235; G. Pavanello, La decorazione del palazzo Reale di Venezia, in Bollettino dei Musei Civici veneziani, XXI (1976), 1-2, pp. 3-34; Id., ...
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UNCINI, Giuseppe
Roberta Serpolli
– Nacque a Fabriano il 31 gennaio 1929 da Beniamino e da Enrica Porcarelli.
Nutrì un profondo interesse per il disegno sin dalla tenera età e compì le prime esperienze [...] Meno.
Dal 1957 contribuì a rinnovare linguaggi e tecniche artistiche con i Cementarmati, 1979 ci fu la mostra antologica presso il Palazzo dei Consoli di Gubbio.
Nel 1979, con il 1995). La soglia del 2000 segnò il recupero della terza dimensione ...
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GIORGIERI CONTRI, Cosimo
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 16 ag. 1870 da Tommaso e Maria Frediani, in una famiglia aristocratica originaria di Massa.
Rivelando precoci doti artistiche, appena diciassettenne, [...] raffinata eleganza della versificazione, si manifestano segni di monotonia e di stanchezza), le che attraversò il linguaggio poetico italiano all' racconti e novelle del G., la gran parte dei quali pubblicati da editori di ampia diffusione (come ...
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LAMA, Giovan Battista
Rossella Faraglia
Nacque a Napoli intorno al 1673, come si deduce dalle Aggiunte all'Abecedario di Orlandi del 1733 (p. 457), che lo definiscono "in età d'anni sessanta". La sua [...] , emergono con chiarezza i segni precoci di quella sensibilità rococò che è uno dei tratti caratteristici della produzione del 'intensità espressiva di Solimena, sebbene tradotta in un linguaggio più dimesso. È di fondamentale importanza ricordare, a ...
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FILIPPI, Sebastiano, detto Bastianino
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Figlio di Camillo, nacque a Ferrara probabilmente intorno al 1530.
Per il Superbi (1620) nacque nel 1532, per il Baruffaldi (1697-1722, [...] eseguite dopo il 1565 il linguaggio del F. si lega estense, tanto che i registri dei pagamenti effettuati dalla Camera ducale segnalano , 62, 64-66; L. Spezzaferro, "Perché per molti segni sempre si conoscono le cose...". Per la situaz. del lavoro ...
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TORTELLI, Giuseppe
Francesco Baccanelli
TORTELLI, Giuseppe. – Nacque nel 1662 (Orlandi, 1704), probabilmente a Chiari (Fenaroli, 1877, p. 243). Nessun documento d’archivio ha finora confermato le ricerche [...] due case per pagarsi dei soggiorni di studio a Roma e a Venezia.
Il linguaggio di Tortelli, pienamente barocchetto Volta, La chiesa di S. Antonio a Molinetto, in Mazzano. I segni di una storia millenaria nei nuovi simboli del Comune, Brescia 1984, pp ...
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MANFREDINI, Vincenzo
Giacomo Fornari
Figlio di Francesco Onofrio, violinista e compositore, e Rosa degli Antonii, nacque a Pistoia il 22 ott. 1737.
Il fratello maggiore, Giuseppe, nato a Pistoia in [...] nel 1765 a San Pietroburgo di B. Galuppi e del nuovo linguaggio musicale da lui introdotto, particolarmente apprezzato dalla corte, il M. da Arteaga, che vedeva nel repertorio dei suoi tempi tutti i segni della decadenza della società e dell'arte ...
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PIRRONE, Giuseppe Fortunato
Francesco Santaniello
PIRRONE, Giuseppe Fortunato. – Nacque il 5 novembre 1898 a Borgetto (Palermo) da Elvira Emilia Resso e da Pietro, bracciante agricolo.
Nel 1902, anno [...] la sua maniera verso un linguaggio di chiara matrice verista, sia romani sia siciliani (Ritratto di Antonio Segni, 1942, ripr. in Papa, 1970, p artistica (CEA) e da allora tenne annualmente dei corsi di ceramica per la preparazione degli insegnanti ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...