MORONI, Andrea
Guido Beltramini
– Figlio di Bartolomeo e discendente da almeno tre generazioni di costruttori provenienti dal paese di Albino, a nord est di Bergamo, è documentato per la prima volta [...] segni talvolta semplificati ma potenti, e nei progetti di scala minore mostrò sempre competenza nell’uso del linguaggio , pp. 110-124, 129-133; C. Boselli, Regesto artistico dei notai roganti in Brescia dall’anno 1500 all’anno 1560. Documenti, Brescia ...
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NICOLO
Saverio Lomartire
NICOLÒ (Niccolò, Nicolao, Nicholaus). – Non si conosce l’area geografica di provenienza di questo scultore attivo nella prima metà del XII secolo, considerato in genere come [...] dei muri perimetrali interni, i portali della facciata: quello settentrionale riferibile agli scultori wiligelmici e quello meridionale a Nicolò e collaboratori. Il portale centrale, molto restaurato, conserva negli elementi superstiti i segni ...
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MORO, Anton Lazzaro
Calogero Farinella
– Nacque a San Vito del Friuli (oggi San Vito al Tagliamento) il 16 marzo 1687 da Bernardino e da Felicita Mauro, in una famiglia di modeste condizioni.
I primi [...] uno stile e un linguaggio semplici e rigorosi, mondo, in Id., La scienza e la filosofia dei moderni. Aspetti della rivoluzione scientifica, Torino 1989, ), Firenze 1995, ad ind.; P. Rossi, I segni del tempo. Storia della terra e storia delle nazioni ...
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TOSINI, Michele detto Michele di Ridolfo del Ghirlandaio
Alessandro Nesi
– Nacque a Firenze nel popolo di San Michele Visdomini l’8 maggio 1503 dal ‘tavolaccino’ (servitore delle magistrature cittadine) [...] in Piazza e l’altra per la cappella Segni in S. Spirito, databili entrambe verso il 1), che definisce il suo linguaggio formale, al quale aderirono di Esperienze di un cantiere didattico per il restauro dei dipinti della Badia a Passignano, in OPD, ...
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RAPISARDI, Gaetano
Giovanni Duranti
RAPISARDI, Gaetano. – Nacque a Siracusa il 6 ottobre 1893 da Giuseppe e da Giulia Sganduzza. Adolescente frequentò i corsi di disegno, pittura e plastica presso la [...] razionalista, dove era assente qualsiasi richiamo al linguaggio classico dell’architettura: tagli netti, sbalzi orizzontali sofisticate modanature e dei pregiati stucchi scultorei, semplici articolazioni di masse, appena incise da pochi segni. E in ...
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VINACCIA, Giovan Domenico
Augusto Russo
– Nacque a Massa Lubrense, in costiera sorrentina, il 13 marzo 1625, come testimoniato nei registri di battesimo della chiesa di S. Maria delle Grazie (Guida, [...] del linguaggio barocco locale, per versatilità d’interventi ed estro di formule ornamentali.
Gli argenti furono uno dei vanti gusto profano e sperimentale in cui la critica ha visto precoci segni in chiave rocaille (Borrelli, 1979, pp. 204 s.); ma ...
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GERARDI, Alberto
Rosalba Zuccaro
Nacque a Roma il 18 ag. 1889 da Antonio e da Adelaide Lilli. Sin da giovanissimo apprese la lavorazione dei metalli nella bottega paterna, erede di una attività condotta [...] G. elabora un suo linguaggio, permeato di riferimenti immagine isolata, costruita con segni lievi e minuti, talora 22, p. 3; C. Maltese, Due tendenze a contrasto nelle opere dei "contemporanei", in L'Unità, 9 genn. 1952; M. Biancale, VII ...
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ERSOCH, Gioacchino
Alberto Racheli
Nacque a Roma il 6 luglio 1815 da Giuseppe Herzog, funzionario pontificio, e da Teresa Rudolf von Rhor. Fu egli stesso a fare modificare il proprio cognome italianizzando [...] sobrietà di linguaggio che li 1967 e il 1971 hanno quasi totalmente cancellato i segni della sua opera (Roma, Conserv. com., Pos. Atti del Cons. com., 1872-73; E. Renazzi, Notizie dei lavori e delle opere fatte eseguire dal Comune di Roma 1871-74 ...
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COSMA di Iacopo di Lorenzo
Francesco Gandolfo
Padre di Luca e Iacopo, fu marmoraro attivo nel sec. XIII. Benché sul suo nome sia stato modellato quel termine di "cosmatesco" che, per tradizione, indica [...] l'epigrafe per distinguerlo dal nonno, segno che alla probabile morte del padre, forse sul finire dei quarto decennio del secolo, dovette testimoniano dello sforzo comune di adeguare un linguaggio figurativo ancora legato al lessico di Lorenzo ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] . mette definitivamente a punto il suo linguaggio decorativo e celebrativo, sempre più orientato del Veronese) sono i segni del suo nuovo indirizzo del Pio Sodalizio dei Piceni), ma anche in quelle dei Pallavicini, dei Corsini e dei Miollis già nella ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...