RUSTICI, Giovanfrancesco
Paolo Parmiggiani
– Nacque il 23 maggio 1475 a Firenze dal rigattiere Bartolomeo (figlio dell’orafo Marco di Bartolomeo Rustici) e da Bartolomea, e visse i primi anni tra la [...] 25 agosto 1511 Rustici fu pagato 50 fiorini per parte dei lavori al gruppo scultoreo (p. 274 docc. 23-24 1508 Rustici subaffittò al pittore Antonio di Carlo di Lodovico Segni la casa che locava da Giovanfrancesco Martelli (pp. 77 linguaggio plastico ...
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CATALANI, Angelica
Raoul Meloncelli
Nata a Senigallia il 10 maggio 1780 da Antonio, commerciante in pietre preziose e primo della cappella del duomo della città, e da Antonia Summi, anconetana di umili [...] voce cominciasse ad avvertire i segni di una certa stanchezza, sempre formazione del linguaggio melodico del compositore Music and Musicians, II, pp. 119 ss.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 310; H. Riemanns Musik Lexikon, I, Mainz 1959, ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] di S. Matteo a Pisa e della chiesa dei SS. Cosma e Damiano a Genova. Alla sulle coste del Mediterraneo occidentale. Il suo linguaggio e soprattutto ì suoi schemi sono ravvisabili in nella regione), sì avvertono segni della sua influenza (tavole ...
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NOMELLINI, Plinio
Mattia Patti
(Michele Omero). – Nacque a Livorno il 6 agosto 1866, figlio di Coriolano, funzionario di dogana, e di Cesira Menocci.
Tra il 1872 e il 1874 visse con la famiglia a Cagliari, [...] Museo civico Giovanni Fattori).
Il dipinto, che segna già un primo, netto superamento dei modi più tipici della pittura macchiaiola, fu a Parigi, ove aveva potuto studiare attentamente il linguaggio di Claude Monet, di Camille Pissarro e degli altri ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] si veda commissionare l'11 genn. 1518 dai consoli della matricola dei mercadanti la pala per l'altare del Braguti in duomo per 29 , firmata e datata 1519, reca evidenti segni del progressivo affermarsi nel linguaggio del C. di citazioni dal Romanino. ...
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TENCO, Luigi
Marco Santoro
– Nacque a Cassine (Alessandria) il 21 marzo 1938, secondogenito di Teresa Zoccola (1906-1977) e di Giuseppe Tenco (1899-1937), in una famiglia della piccola borghesia rurale [...] origini contadine potevano essere intesi come segni di una condizione sociale modesta se accettare soluzioni inusitate nel linguaggio e nell’interpretazione.
Nel situazione personale di uomo arrivato alla resa dei conti con la carriera, ha però ancora ...
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MORELLI, Cosimo
Davide Righini
MORELLI, Cosimo. – Nacque a Imola il 6 ottobre 1732 da Domenico Maria, architetto- imprenditore originario di Torricella di Lugano, e da Maria Vittoria Costa (Matteucci [...] 95) – che egli divenne uno dei più attivi architetti dello Stato pontificio.
Il nuovo linguaggio architettonico emerse all’inizio degli anni -1780) della cattedrale di Fossombrone che mostrava segni di instabilità, pure qui armonizzando la precedente ...
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GATTI, Bernardino, detto Sojaro
Francesco Mozzetti
Nacque forse a Pavia intorno al 1495 da Rolando, di professione bottaio, e da Maddalena de' Grandi. Plausibilmente dalla versione dialettale del mestiere [...] "sorprendente caratterizzazione dei volti, del tutto nuovi ed estranei… al linguaggio figurativo del Gatti per Camillo Boccaccino e un'aggiunta al Giornale di S. Sigismondo, in I segni dell'arte. Il Cinquecento da Praga a Cremona (catal.), a cura di G ...
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AGOSTINO di Duccio
Isa Belli Barsali
Nacque nel 1418 a Firenze, da Antonio di Duccio, tessitore di drappi soprannominato "il Mugnone", e da Lorenza sua seconda moglie.
La prima opera da lui firmata [...] individuabili nelle sue sculture, il linguaggio di A. ebbe un esito stesso anno erano in via di rivestimento le cappelle dei Pianeti e delle Arti Liberali. Nel 1457 tutte manifesterebbero nell'opera di A. i segni dello studio fatto in patria su ...
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BAROZZI, Francesco
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Nacque a Candia il 9 ag. 1537 da Iacopo, nobile veneziano, e da Fiordiligi di Nicolò Dorro, di Rettimo. Ebbe come maestro di latino e greco Andrea Doni; più tardi frequentò lo [...] che è hora di uno, hora di dui, hora di più segni è tanto come dicesse che l'Eclittica vien secata dall'Horizonte mequalmente il suo parere circa la maggior proprietà, nel linguaggio matematico, dei termini "ratio" e "proportio" rispetto a " ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...