PAUSA (fr. silence; sp. pausa; ted. Pause; ingl. rest)
Guido Gasperini
Quando nel corso d'una composizione musicale la serie dei suoni (vocali o strumentali, principali o secondarî) è interrotta per [...] viene detto pausa. Pausa significa, quindi, nel linguaggio musicale, cessazione temporanea di suono; essa può accadere . Si alterava, allora, anche la forma primitiva deisegni di pausa. Ai tratti rigidamente verticali che caratterizzavano le ...
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PAROLA, Disturbi della
Giovanni Mingazzini
I disturbi della parola possono essere di numerose specie e provenire dalle cause più svariate. Una grande divisione è necessaria per distinguere i disturbi [...] che è uno deisegni più frequenti della sclerosi multipla; la disartria bulbare (paralisi bulbare progressiva) in cui la voce è afona e quasi tutte le consonanti vengono elise, perché sono lese, nella loro funzione, tutte le componenti del linguaggio ...
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MIMICA
Raffaele Corso
. Etnologia. - Per i primitivi la mimica è un mezzo d'espressione, che ora serve a rafforzare il linguaggio articolato, e ora, invece, a sostituirlo completamente. La sostituzione [...] bisogni la vedova durante il periodo del lutto, che talvolta dura degli anni.
Il repertorio deisegni, che rappresentano la mimica convenzionale o il linguaggio mimico presso i popoli primitivi, varia da gruppo a gruppo; e spesso, oltre le mani ...
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OROSCOPO (dal gr. ὥρα "ora, tempo" e σκοπέω "osservo")
Nicola TURCHI
È propriamente la situazione delle stelle osservata all'ora della nascita di un individuo. Detta situazione si calcolava osservando [...] si trova uno deisegni zodiacali in congiunzione con uno dei sette pianeti. Dato che i segni zodiacali e i pianeti hanno una serie fissa di sedi e di movimenti, determinato quello che emergeva (o che era ascendente, in linguaggio astrologico) nel ...
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pragmatismo
Paolo Casini
La filosofia delle azioni e dei fatti
Il pragmatismo (dal greco pràgma «azione», «fatto») è una corrente filosofica che si sviluppò tra la fine del 19° e gli inizi nel 20° secolo [...] delle idee e degli atti di volontà.
Peirce, affermando che ogni pensiero è un segno strettamente legato alla natura del linguaggio, propose l’analisi deisegni linguistici per ottenere il massimo di chiarezza nella comunicazione. La sua tecnica si ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] diffusione di un'originale iconografia mariana, sintesi deilinguaggi figurativi propri della Chiesa a partire dall' sola in piedi con le braccia alzate rivolte verso l'alto in segno di preghiera, ancora nel mosaico a figura intera della fine del sec ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] " (v. Gernet, 1968, p. 131). Esso è quindi segnato in modo fondamentale dalla polivalenza e dalla polisemia; 2) una mitologia, scrive Gernet, è una specie di linguaggio. ‟Ispirandoci alla lezione dei linguisti, dovremo tener conto da una parte delle ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] di Dio.Lo scarto tra il linguaggio dell'arte e il carattere eminentemente segnava spesso la chiave di volta; significative differenze distinguono però il contesto della cristologia dei portali romanici da quello delle pitture murali e dei mosaici dei ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] persone cui appartengono potrebbe derivare in parte dal potere del linguaggio di cui facciamo esperienza sin dall'infanzia: il bambino sostanze naturali. Esse derivavano da una dottrina deisegni basata su antiche classificazioni, che giustificava l' ...
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GREGORIO IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] persistere di un buon accordo tra papa e imperatore: era solo il segno di un completo "scollamento" della politica di G. IX dalla realtà , che non solo non aveva familiarità con il linguaggiodei frati, ma neppure riusciva a inquadrarli in un assetto ...
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ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...