PSICOFISIOLOGIA
Mario Bertini
. Una profonda trasformazione di contenuti e metodi ha caratterizzato il progresso della p. in questo dopoguerra, sicché oggi essa appare ritagliata entro un quadro di [...] filosofiche che di quelle fisiologiche.
Ma da vari segni si può capire come questa tendenza riflettesse più un fuoco in questa area la comprensione del cosiddetto "linguaggiodei nervi", dal processo dell'informazione all'elaborazione della ...
Leggi Tutto
SACRAMENTI
Marcel SIMON
Enrico ROSA
. È difficile dare di questo termine una definizione adeguata. Esso ebbe nella latinità una lunga storia, e acquistò un significato religioso specifico nel linguaggio [...] forma. Con tale linguaggio spiega già il concilio di Firenze, sotto Eugenio IV, agli Armeni la dottrina dei sacramenti "in brevissima ordine, viene impresso nell'anima un carattere, cioè un segno spirituale e indelebile, per cui essi non si possono ...
Leggi Tutto
SOCIOLOGIA DELLA LETTERATURA
Romolo Runcini
. Una disciplina critica nuova, come la s. della l., incontra le prime difficoltà nella stessa definizione del suo statuto epistemologico. Essendo nuova, [...] , alogico, aurorale, fantastico, e, sul piano deisegni, formale, dell'opera d'arte, mentre la metteva (forme) ma anche dati informativi (contenuti). In quanto arte del linguaggio essa si basa su un codice generale di comunicazione che per la ...
Leggi Tutto
Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] linguaggio - che è quello di svincolare il senso dal modo del suo apparire sensibile - viene trasferito all'immagine, mentre ciò che in linea di principio caratterizza l'immagine è proprio un'incompatibilità nei confronti della separazione deisegni ...
Leggi Tutto
OMEOPATICA, TERAPIA (dal gr. ὅμοιος "uguale" e πάϑος "affezione")
Alberico BENEDICENTI
Leonardo ALESTRA
Giacinto VIOLA
TERAPIA È una dottrina terapeutica derivante dalla scoperta fatta da E. Jenner [...] che è fattore "occasionale" (secondo il moderno linguaggiodei fisici) esterno, dal fattore "energetico" o , in tutto o in parte, nello scibile della medicina. Per più segni appare chiaro che i tempi sono maturi per questo voto.
Stato attuale e ...
Leggi Tutto
Spagnola, letterature di lingua
Ines Ravasini
Spagna
Nell'ambito della narrativa, l'inizio del nuovo millennio si è aperto nel segno dell''assenza' a causa della scomparsa di alcune figure di riferimento [...] . L'atto performativo prevale sul testo drammatico, lo amplia fino a svilupparne tutte le potenzialità tramite il linguaggio del corpo e deisegni non verbali.
A partire dagli anni Novanta nel teatro si è assistito a una mescolanza di temi attinenti ...
Leggi Tutto
GRAFICA D'ARTE
Guido Strazza
Con l'aggettivo ''grafico'' si è sempre significato ciò che attiene genericamente al disegno, al rappresentare e comunicare per segni. Poiché le tecniche tradizionali di [...] soggetto grafico) o ''di traduzione'' (l'artista traduce in linguaggio grafico il soggetto di un altro), la definizione di g. d 'opera artistica nel suo insieme.
Questo intreccio dei modi di significare deisegni ha un suo riverbero anche nella g. ...
Leggi Tutto
PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] senso, tuttavia, occorre tenere distinta la particolare posizione delle lingue dei gesti dei sordomuti (lingua deisegni, American Sign Language, ecc.). Si tratta di linguaggi fortemente codificati e ritualizzati che, proprio a causa di questa loro ...
Leggi Tutto
Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] risposte uniformi, i formalisti concordarono nell'idea che il linguaggio letterario si distingue dagli altri, strumentali, in quanto iconico, rappresentativo (e non puramente convenzionale) deisegni dell'arte, con conseguente semantizzazione degli ...
Leggi Tutto
GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] , dal numero praticamente illimitato dei periodi, proposizioni, parole, cioè deisegni, al numero limitato e generalmente ciò permetterà di stabilire, dal confronto di ogni particolare linguaggio col sistema generale, quali "forme" di questo si ...
Leggi Tutto
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...