Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] “Dire” la punteggiatura. Sul fenomeno della verbalizzazione deisegni interpuntivi nell’italiano scritto e parlato, in Prospettive & Lepschy, Giulio C. (2008), Punteggiatura e linguaggio, in Mortara Garavelli 2008, pp. 3-24.
Mortara Garavelli ...
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allucinazione
Esperienza percettiva in assenza di stimolazioni sensoriali esterne (percezione senza oggetto), che si presenta con i caratteri fisici della realtà, involontaria e non riconosciuta come [...] cognitivo del dialogo interiore (inner speech), le ‘voci’ derivano dall’erronea attribuzione all’esterno del linguaggio interiore, a causa di uno specifico difetto dei meccanismi neuronali di autocontrollo o di discriminazione deisegni verbali. ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] quella branca della scienza generale deisegni che studia «l’origine, gli usi e gli effetti» deisegni stessi (1949). A lungo la morfologia e il lessico, oltre che per il linguaggio parlato rispetto a quello scritto, per la produzione rispetto alla ...
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Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] fondamentale l'indagine sulla natura del linguaggio e sulla sua capacità di raffigurare la realtà. Il linguaggio considerato da W. è quello proposizioni", e risulterebbero dalla trasformazione deisegni linguistici. Le proposizioni della filosofia ...
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Filosofo statunitense (Denver, Colorado, 1901 - Gainesville, Florida, 1979); ha recato sul terreno del pragmatismo e del behaviorismo americani le istanze più vive delle indagini neopositivistiche europee [...] and behaviour (1946; trad. it. 1949, 3a ed. 1977). M. presentava una teoria generale deisegni o semiotica che individuava tre diversi livelli di analisi del linguaggio e del significato e che di tutte e tre queste dimensioni si proponeva di rendere ...
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(writing) Pratica di espressione visuale ed esperienza artistica tipica dello spazio urbano, talvolta definita impropriamente graffitismo, altresì nota con l’espressione aerosol art. Nasce come attività [...] più originari di quartieri-ghetto come il Bronx, iniziano a lasciare segni e a scrivere la propria firma in metropolitana e sui muri della studio di nuovi caratteri (lettering) mutuati dal linguaggiodei fumetti e della pubblicità. Quest’ultima assume ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] ) distinse tre diversi punti di vista da cui considerare ogni linguaggio: il profilo sintattico (e cioè dei rapporti deisegni tra loro), quello semantico (dei rapporti deisegni con gli oggetti che designano), e quello pragmatico (della relazione ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] unione di significati e significanti in segni; la delimitazione reciproca deisegni previsti dal sistema (la langue, nel caso del linguaggio); la natura di esecuzione, di realizzazione contingente propria dei singoli atti comunicativi (la parole, nel ...
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L’insieme dei fenomeni economici, ma anche sociali e culturali, associati all’impetuoso sviluppo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (ICT, Information and Communications Technology), [...] ’ultimo scorcio del 20° secolo. L’espressione è impiegata nel linguaggiodei mezzi di comunicazione di massa, ma anche in contesti più tecnici di molti, la rivoluzione tecnologica e la n. hanno segnato l’inizio di una fase storica del tutto nuova e ...
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zoosemiotica Disciplina che studia il comportamento comunicativo degli animali, ovverosia, il linguaggio degli animali. Termine e disciplina si devono all’iniziativa di un gruppo di linguisti (C.F. Hockett, [...] si occupava di esso sullo sfondo di una teoria generale deisegni (semiotica) e con particolare attenzione alle differenze tra i , lasciando nelle sole mani degli etologi lo studio del linguaggio animale in quanto tale. Per questa ragione il termine ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...