QUASIMODO, Salvatore. – Nacque a Modica il 20 agosto 1901, secondogenito di Gaetano Quasimòdo, capostazione, e di Clotilde Ragusa. Ebbe tre fratelli: Enzo, Ettore e Rosina.
L’accentazione del cognome fu [...] nel 1926, come geometra straordinario dal ministero dei Lavori pubblici e assegnato all’ufficio del vento del Mediterraneo, a cura di P. Frassica, Novara 2002; Nell’antico linguaggio altri segni. S. Q. poeta e critico, a cura di G. Baroni, Roma 2003 ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] «moglie»);
(d) la scarsa e impropria utilizzazione deisegni paragrafematici: accenti e apostrofi omessi o inseriti indebitamente; lui», «a lei» (anche come allocutivo di cortesia; ➔ cortesia, linguaggio della) e «a loro» (ci do un bacio; posso dirci ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Rafael Bombelli
Veronica Gavagna
Ultimo esponente della scuola algebrica italiana cinquecentesca, Rafael Bombelli è autore del trattato L’algebra (1572) che, da un lato, presenta un quadro organico [...] con un linguaggio sincopato, per quanto assai evoluto, ma devono sottostare alla condizione di positività dei coefficienti, contraddiceva palesemente l’usuale regola deisegni. Per superare l’ostacolo, Bombelli inventò i nuovi segni «più di meno» e ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] tra frasi e tra periodi, ottenuto tramite la sostituzione deisegni d’interpunzione forti (punto, punto e virgola, due punti sfera dei legami che assicurano il sussistere del testo come unità coerente» (Mortara Garavelli 2003: 61-62).
Nel linguaggio ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme deisegni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] Vocabolario della Crusca (1612):
nome del raccolto degli elementi de’ linguaggi, detto così dalle due prime lettere greche α. β. e l’alfabeto italiano è presentato come «la serie sistematica deisegni che traducono i suoni in forma grafica e visiva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’opera di Bartolo ha rappresentato oggettivamente uno dei punti più alti del pensiero giuridico medievale, per la qualità e l’efficacia della riflessione offerta su un amplissimo novero di temi. La padronanza [...] una parola la capacità di tradurre egregiamente nel linguaggio formalizzato della scienza del diritto gli aspetti salienti economico); il De insigniis et armis la disciplina giuridica deisegni di riconoscimento (dai cognomi alle ditte, dai marchi ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] (➔ nominali, enunciati), frase racchiusa tra due segni d’interpunzione forte che non si costruisce attorno a
Dardano, Maurizio (19862), Lo stile nominale, in Id., Il linguaggiodei giornali italiani. Con due appendici su: “Le radici degli anni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
George Berkeley è uno dei più fini interpreti della way of ideas (il metodo delle idee [...] scienze (The Analyst, 1734). La significatività di questi linguaggio consiste assai più nelle finalità operative e nelle tecniche di trasformazione dei simboli (“abile uso e maneggio” deisegni), che non nella riproduzione mentale di improbabili idee ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] visivo è interamente basata la lingua dei sordi (➔ segni, lingua italiana dei). Vi sono inoltre alcune produzioni linguistiche ancora più evidente (➔ canzone popolare e lingua; ➔ fumetti, linguaggiodei; ➔ Internet, lingua di; ➔ lingua e media; ➔ ...
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Marte
Giorgio Padoan
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Figlio di Zeus e di Era (secondo alcuni mitografi, della sola Era, senza intervento maschile), Ares, dio della guerra, è rappresentato per lo [...] pianeta diverso dal sole entro uno deisegni zodiacali può spiegarsi con considerazioni astrologiche dei combattenti per la fede.
Bibl.- Si vedano anzitutto le ‛ lecturae ' del c. XIV di C. Steiner (Firenze 1912) e di E. Bonora (Struttura e linguaggio ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...