Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] , ma sia destinato ai sensi e anche indipendente dalla parola, creato da musica, danza, pantomima, scenografia, linguaggiodeisegni. L'attore, dice B. Brecht, deve esteriorizzare tutto ciò che attiene al sentimento, sviluppandolo nel gesto; non ...
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cognizione degli animali
cognizióne degli animali locuz. sost. f. – Campo di ricerca sviluppatosi principalmente nella seconda metà del 20° secolo, ma che ha origine dai dibattiti suscitati dalla teoria [...] : si è riusciti a far apprendere agli animali una cospicua parte del linguaggiodeisegni umano e anche a condurre esperimenti comparati sull’apprendimento degli animali e quello dei bambini. Nell’insieme le ricerche sul rapporto fra comunicazione e ...
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Mauro Covacich
Usain Bolt. Il velocista tutto d’oro
È l’unico corridore della storia ad avere vinto sia i 100 che i 200 metri in due Olimpiadi. 26 anni, giamaicano, ha ridato smalto all’atletica leggera, [...] di mondovisione tutto quello che possono fare per essere ricordati: boccacce, baci, occhiolini, dichiarazioni col linguaggiodeisegni. Campioni guasconi, campioni burloni, campioni buffoni.
Fine del soliloquio interiore, fine della trance agonistica ...
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Le lingue deisegni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue deisegni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] a cura di E. Radutzky, Roma 1992, rist. 2001.
E. Pizzuto, Linguaggio, coarticolazione, multimodalità: prospettive aperte dalle lingue deisegni, in Linguaggio e percezione, a cura di R. Contessi, M. Mazzeo, T. Russo, Roma 2002, pp. 73-79.
Directions ...
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La lingua italiana deisegni (o lingua deisegni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] e parole nello sviluppo dell’educazione, Bologna, il Mulino.
Fontana, Sabina (2009), Linguaggio e multimodalità. Gestualità e oralità nelle lingue vocali e nelle lingue deisegni, Pisa, ETS.
Lucas, Ceil (a cura di) (2001), The sociolinguistics of ...
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Linguaggio e scienza cognitiva
Diego Marconi
Premessa
«La questione più importante nello studio del linguaggio umano è quella del suo posto nella natura: di che tipo di sistema biologico si tratta, [...] espressivo e comunicativo (= significato) dipende da quello deisegni semplici di cui sono costituite. Se è così, in natura solo gli esseri umani, Homo sapiens, sono dotati di linguaggio. Il cercopiteco verde, Chlorocebus pygerythrus, usa segnali ...
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SEGNI, Agnolo
Pietro Giulio Riga
– Nacque a Firenze nel 1522 da genitori appartenenti a un ramo del nobile casato fiorentino deiSegni; il padre fu Giuliano Segni e la madre Piera Masi.
Sebbene non [...] Segni la poesia lirica veniva a configurarsi come un’enunciazione soggettiva, una creazione di immagini compiuta attraverso il linguaggio che gli incarichi diplomatico-amministrativi svolti per conto dei Medici che gli consentirono di acquisire una ...
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linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono [...] istruzione fondamentale nella maggior parte deilinguaggi di programmazione (i cosiddetti linguaggi imperativi). La parte di Molti linguaggi definiscono una sintassi particolarmente comoda per esprimere queste operazioni. Vengono utilizzati segni ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] forte aderenza fra significante e significato tipica dei materiali segnici del cinema, spiegano, secondo Metz, la dimensione di universalità di questo linguaggio. In secondo luogo, il cinema manca di segni veri e propri, porzioni discrete e virtuali ...
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SEGNI, Giulio
Sauro Rodolfi
SEGNI (Signa, de Signis, Biondini), Giulio (Giulio da Modena). ‒ Nacque a Modena nel 1498. L’anno di nascita è dedotto per calcolo sottrattivo dall’epigrafe della lapide [...] segreto estense, Camera ducale, Bolletta dei salariati, registro 40), quindi nella 510 s.).
Altrettanto prestigiose furono la chiamata di Segni alla tastiera dell’organo vecchio di S. Musica nova (1540), il linguaggio imitativo, strutturato su uno o ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...