Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] comunicazione non verbale (➔ gesti; ➔ paralinguistici, fenomeni): si pensi all’importanza deigesti delle mani (il cosiddetto ancora più evidente (➔ canzone popolare e lingua; ➔ fumetti, linguaggiodei; ➔ Internet, lingua di; ➔ lingua e media; ➔ ...
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Etnologia
Enrico Comba
L'etnologia (dal greco ἔθνος, "popolo", e λόγος, "discorso", letteralmente "studio dei popoli"), sorta intorno alla metà dell'Ottocento come raccolta sistematica e studio metodico [...] esterno quanto per gli stessi partecipanti, in linguaggio simbolico, una quantità di messaggi socialmente rilevanti, luce l'importanza di un approccio sociologico allo studio deigesti corporali e delle espressioni affettive: il piangere, il ...
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DIANO (Diana), Giacinto, detto il Pozzolano
Mario Alberto Pavone
Nacque a Pozzuoli (prov. di Napoli) il 28 marzo 1731.
Pittore, la sua attività è ricordata solo a partire dal Napoli Signorelli e dalla [...] soprattutto nella scelta delle pose dei personaggi e nella rispondenza ritmica deigesti, che rimandano agli esiti della avevano trovato già accoglienza all'interno del linguaggio demuriano, sia perché tali formulazioni riuscirono particolarmente ...
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ANTELAMI, Benedetto
Roberto Salvini
Il nome dell'A. appare per la prima volta, con la data 1178, sul rilievo della Deposizione di croce nel duomo di Parma ("anno milleno centeno septuagesimo octavo [...] bizantina, nel ritmo musicalissimo che governa il ripetersi deigesti da figura a figura, proponendo una suggestione da uno stato d'animo di commosso raccoglimento e trova il suo linguaggio più proprio nella tensione fra l'arcaico e il nuovo, fra ...
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Esorcismo
Marco Margnelli e Vittorio Lanternari
L'esorcismo (dal latino tardo exorcismus, greco ἐξορκισμός, composto di ἐξ, rafforzativo, e ὅρκος, "giuramento") è lo scongiuro mediante il quale con [...] a livello cognitivo, psicofisico e comportamentale; la natura deigesti, il carattere delle danze, dei canti, delle musiche, e gli interventi del leader religioso sui membri del gruppo; il linguaggio del corpo quale si esprime nella performance della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dagli inizi del Seicento la Chiesa cattolica si impegna in un’azione di propaganda, [...] di suscitare immediate reazioni emotive. Per garantire una facile comunicativa si ricorre inoltre al linguaggio convenzionale deigesti e delle espressioni: nella rappresentazione dei santi, per esempio, gli occhi rivolti al cielo e le braccia aperte ...
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CESI (Ceci), Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bologna il 16 ag. 1556, come afferma il Malvasia e confermano i documenti, da un Nicola, di condizione agiata. Fu posto, grandicello (Malvasia), alla [...] , ma viva nella tenerezza espressiva deigesti, nel nuovo verismo del paesaggio, dei panneggi, dell'ombreggiatura, ciò che linee indicate, però giungendo a una specie di codificazione del linguaggio secondo una maniera sempre più austera, che dopo il ...
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Beroaldo, Filippo, il Vecchio
Loredana Chines
Nacque a Bologna nel 1453 e vi morì nel 1505. Non è difficile immaginare come a Firenze potesse essere nota a M., fin dalla adolescenza, la fama del celebre [...] in M. una profonda assimilazione del linguaggio e dei paradigmi ermeneutici della teatralità.
Per quanto la realtà, gli eventi e le alterne vicende della storia, la varietà deigesti e delle indoli umane.
Bibliografia: L. Frati, I due Beroaldi, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel campo delle arti figurative, il Seicento è in Europa il Grand Siècle, nonostante la crisi economica, [...] dei materiali promuove un rinnovamento radicale del linguaggio: esaltazione dello stucco nell’architettura, contaminazione anticlassica dei imparziale del pittore Vermeer su una stanza, un arredo, deigesti banali, dove i soggetti non contano più, ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Giovanni Pisano è tra i protagonisti del rinnovamento dell’arte gotica italiana, [...] loro vigorosa struttura e per la veemenza espressiva deigesti, allontanandosi dalle caratteristiche della statuaria gotica d’oltralpe e scultorei, dimostrando un’estrema versatilità di linguaggio, solo in parte attribuibile alla collaborazione di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...