Specchio, neuroni
Giacomo Rizzolatti
Leonardo Fogassi
Vittorio Gallese
L'uomo è una specie eminentemente sociale, che ha sviluppato la capacità di capire le azioni degli altri, le loro intenzioni [...] . A sostegno di un ruolo dei n. s. nel linguaggio vi sono molte prove: il sistema umano dei n. s. comprende infatti la dimostrato che il sistema dei n. s. si attiva anche durante la produzione/osservazione di gesti comunicativi della bocca, della ...
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SORDOMUTISMO (fr. surdi-mutisme; sp. surdimutismo, sordomudez; ted. Taubstummheit; ingl. deaf-mutism)
Ernesto LUGARO
Francesco Paolo JAPICHINO
Fulvio MAROI
Mutismo dipendente da sordità congenita [...] lingua inglese, fu pubblicata nel 1653, e gli Elementi del linguaggio del secondo nel 1669.
Fondamentale nella storia del metodo orale che all'istruzione dei sordomuti il metodo orale, servendosi, per comunicare con gli allievi, del gesto naturale e ...
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SCORCIO
Pirro MARCONI
Giulio Carlo ARGAN
. Un oggetto si pone di scorcio davanti al nostro occhio, quando i suoi elementi, anziché su un piano parallelo o normale a quello del nostro sguardo, siano [...] dire che la maggior parte delle figure e dei corpi sono da noi percepiti obliquamente o di anteriore, anziché all'obliquità e ai gesti che traversino lo spazio verso la profondità è un elemento essenziale del linguaggio figurativo. Se nella pittura di ...
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GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] fisici - i suoni, i grafemi, i gesti, sul piano dell'espressione; le cose sul et-et) o relazione, che comporta la coesistenza dei funtivi e appartiene quindi al piano sintagmatico (o confronto di ogni particolare linguaggio col sistema generale, ...
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Glottodidattica
Benedetta Baldi
Negli ultimi anni la g. si è trasformata in una disciplina scientifica autonoma elaborando uno specifico quadro concettuale e teorico. Ne consegue un'evoluzione non soltanto [...] quali i comportamenti stereotipici, le convenzioni, le abitudini, i gesti, all'interno di un processo cosciente, in grado di interesse glottodidattico riguarda lo studio dell'insegnamento deilinguaggi specialistici per cui si delinea un concetto ...
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PRONOSTICO (lat. prognosticum; dal gr. προ- "prima" e γιγνώσκω "conosco")
Raffaele CORSO
Nicola TURCHI
È la previsione degli avvenimenti futuri che gli astrologi ricavavano dall'esame dei fenomeni celesti. [...] in De div., I, 13). V. astrologia.
Folklore. - Nel linguaggio corrente, e specialmente popolare, si dà il nome di pronostico a incontro fortuito di animali di ogni specie, dai loro gesti e dalle loro voci in determinate circostanze, dalle sensazioni ...
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GUIDI, Virgilio
Virgilio Guzzi
Pittore, nato il 4 aprile 1892 in Roma, dove fece i suoi studî all'Accademia di belle arti. Scuola dalla quale già nel 1915 alla II secessione romana egli si mostrò indipendente, [...] , Gall. d'arte moderna), dove il linguaggio pittorico tende alla compiutezza classica, ottiene a - più "figure" che ritratti, più gesti e pose che azioni - immerse in dello stile, denunciata dalla ripetizione dei motivi, si risolve più felicemente ...
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STEINTHAL, Heymann
Vittore Pisani
Glottologo tedesco, nato a Gröbzig (Anhalt) il 16 maggio 1823, morto a Berlino il 14 marzo 1899. Studiò a Berlino filologia e filosofia dal 1843; libero docente ivi [...] 'indole teorica e filosofica, come mostrano i titoli dei principali fra essi: Die Sprachwissenschaft W. v. ed., 1889-91).
Lo St. scorge l'origine del linguaggio nei riflessi motori (gesti e voci) che nell'uomo primitivo accompagnano ogni sensazione e ...
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MIMICA
Raffaele Corso
. Etnologia. - Per i primitivi la mimica è un mezzo d'espressione, che ora serve a rafforzare il linguaggio articolato, e ora, invece, a sostituirlo completamente. La sostituzione [...] può corrispondere coi suoi iniziatori se non per gesti; come per gesti, presso varie popolazioni dell'Africa, dell'America degli anni.
Il repertorio dei segni, che rappresentano la mimica convenzionale o il linguaggio mimico presso i popoli primitivi ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] va però considerato, in primo luogo, come un gesto polemico e non come un riconoscimento da parte di Apollinaire un segno dell'energia.
Anche il ritorno al linguaggio infantile sarà così uno dei temi anticipati da Marinetti, come ci testimonia, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...