GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] VIII n. 4), che propose il primo generale dei francescani, di nome Giovanni e di nazione spagnola, VI, 2, che riporta i crudeli gesti di Bernabò Visconti, sarà da posporre alla , rivelano l'elaborazione di un linguaggio più complesso e studiato, e ...
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DE FERRARI (Ferrari), Orazio
Alessandra Frabetti
Figlio di Andrea Ferrari e di una Martetta, nacque a Voltri (Genova) il 22 ag. 1606 (Voltri, Arch. d. chiesa di S. Erasmo, Notaio Geronimo Merello, filza [...] dei tipi degli apostoli, delle loro espressioni e della loro gestualità accostabile al linguaggio poco più tarda della prima storia, per una certa enfasi nei gestidei personaggi e per un incrociarsi di complesse diagonali compositive ad andamento ...
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ARTI LIBERALI e MECCANICHE
C. Frugoni
Nell'accezione generale, con la locuzione a. liberali si definiscono quelle attività creative che richiedono un'applicazione intellettuale e la cui produzione, [...] , lo struttura nelle scienze del linguaggio (grammatica, retorica e dialettica) e così come era assente in s. Agostino (De civ. Dei, XXII, 24; Corpus Christianorum Lat., XLVIII, 1955, p e da Isidoro di Siviglia. Gesti, attributi e compagni delle a. ...
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Neuroscienze. Basi biologiche delle emozioni
Kevin S. LaBar
Joseph E. LeDoux
L'emozione rende la vita degna di essere vissuta e rappresenta uno degli stati mentali più caratteristici di Homo sapiens. [...] di processi mentali quali il linguaggio, la percezione, l'attenzione nell'apprendimento delle paure patologiche (cioè dei disturbi d'ansia, come le fobie grida spaventose; l'espressione del volto e i gesti erano quelli di una persona vittima di un' ...
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Devianza
Roberto Beneduce
Si indicano come devianti i comportamenti che implicano una trasgressione rispetto ai modelli culturali prevalenti di un gruppo sociale, in una direzione disapprovata dalla [...] Quando si pensi al corpo, ai suoi gesti e ai suoi ritmi, alle sue misure, la differenza fra senso comune, linguaggio giuridico e discorso medico (che devianti in ogni caso rispetto al corso naturale dei fatti e delle cose, nel loro insieme portatori ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] adotta comunque l’idea che una classe dei nomi, al pari di altre classi si manifesta, le viltà indica i gesti o i comportamenti caratterizzati da viltà, ecc (la circostanza che/di). Ma nel linguaggio colloquiale (➔ colloquiale, lingua) hanno questa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secolo ricchissimo di esperienze e intuizioni filosofiche, il Novecento vede confrontarsi [...] di questa azione? Non dobbiamo noi stessi diventare dèi, per apparire almeno degni di essa? Non ci , della descrizione fenomenologica di gesti e oggetti. Nei romanzi teoria dialogica e polifonica del linguaggio in contrapposizione con un suo ...
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GIOVANNETTI, Matteo
Walter Angelelli
Non si conosce la data di nascita di questo pittore viterbese, del quale si hanno notizie tra il 1322 e il 1369.
Il nome del G. ricorre in alcune lettere dei papi [...] figure, colte sia nei loro atteggiamenti e gesti quotidiani, sia studiate nei loro tratti individuali signori dei cieli, sono le creazioni più alte e liriche della fantasia" del G.; essi sono gli "esempi per eccellenza del linguaggio gotico più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento l’ars combinatoria di Lullo e le speculazioni cabalistiche di origine ebraica [...] il centro è ovunque. L’idea dell’infinità dei mondi si compone con quella che ciascuna entità segni, sigilli, figure, caratteri, gesti ed altre cerimonie.
G. Bruno, l’ebraico originale era il solo linguaggio compreso dalle potenze celesti. Quindi l ...
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CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] gli fece riconoscere dal Mattheson la capacità di dipingere i gesti attraverso le note musicali; la sua produzione teatrale, solo artistica del linguaggio musicale settecentesco e può essere considerato un vero anticipatore dei classicismo viennese ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...